CERCA TRA LE BAND
WORLD
Ultimo aggiornamento:

01 gennaio 2004

ZERO SIGNAL
Componenti
3SUONA DAL VIVO!
2CONFERMA LA DATA DEL TUO CONCERTO
1ISCRIVITI AL FESTIVAL
MULTIMEDIA RECENTI
  • VIDEO
  • AUDIO
  • PHOTO
07/10/2025 11:34:05

Oncle Jam

07/10/2025 11:33:11

Oncle Jam







PROSSIMI CONCERTI
Nazione

Città

    PROSSIME BAND SUL PALCO
    Iscritti il 25 maggio 2025 alle 18:28

    HAARA

    Folk rock
    Svizzera
    Iscritti il 09 luglio 2021 alle 14:26

    Sailors in the desert

    Pop Rock
    Svizzera
    Iscritti il 01 dicembre 2020 alle 01:42

    Kadeus

    Electronic
    Svizzera
    Prossime nel mondo
    Iscritti ieri alle 13:39

    Armless skaters

    Punk rock
    Belgio
    Iscritti il 23 ottobre 2025 alle 12:55

    GOT THE MOJO

    Blues rock
    Francia
    NOTIZIE PRINCIPALI
    Sin dall’inizio della loro attività gli ZERO SIGNAL hanno sempre cercato di colpire il pubblico per la loro violenta aggressività. Le sonorità che riescono a portare sul palco hanno effetti decisamente devastanti e il pubblico non ne rimane indifferente. Nelle recensioni dei loro lavori e dei live, violenza e aggressività sono i primi due caratteri che vengono esaltati, assieme alla buona tecnica compositiva. “Il suono dei nostrani Zero Signal è davvero devastante ed anche le composizioni non sono da meno..” (i-d box) – “21 minuti di pura violenza metal, il gruppo veneto spinge sull’acceleratore per tutta la durata del demo, senza pause, il che lo rende adatto agli ascoltatori più scatenati e pogo-dipendenti.” (movimenta.com) – “Un demo OTTIMO veramente consigliato a tutti, un sound moderno, devastante ed iper energetico” (diabolical ‘zine) – “Ventun minuti di rabbia e violenza che riusciranno ad assorbire ogni vostra frustrazione. Il tutto è suonato con buona tecnica e dotato di una buona registrazione” (suburbia magazine) – “Insomma Thrash-Death con i fiocchi, veramente in gamba e dal vivo….non ho parole!!!!” (A.K.O.M.) Questi alcuni frammenti delle ultime recensioni. Gli Zero Signal riescono a colpire l’ascoltatore con tutta la violenza e l’energia delle loro canzoni senza lasciargli un secondo di tregua per esalare un breve respiro.
    Matteo Frare    01 gennaio 2004 12:00