Iniziamo la seconda serata di eliminatorie con un progetto che arriva dal mondo hip hop del rapper Lord Pain. Entriamo in un'ambientazione old school sia per suoni che per stile di flow. Tutte le atmosfere sono cupe, modalità minori e testi tipici del genere, quelli “contro”. Il rappato è sempre preciso sul beat, anche se l’emozione può giocare brutti scherzi e l’artista è costretto più volte a fermarsi per aver perso il filo del discorso. Gli errori capitano, ma preparando meglio il concerto si può ovviare all’inconveniente, forza… al lavoro! :)
Seconda band della serata e si entra in un mood totalmente diverso… atmosfere oniriche, grande intensità, una fortissima emotività. L’Osceno ci catapultano a piè pari nel loro mondo post rock in un alternarsi di lunghe parti strumentali e testi in italiano. Dietro di loro proiettate le immagini che ci accompagnano nel viaggio che ci stanno facendo compiere con la loro musica. Batterista, bassista, 2 chitarristi elettrici e gli strumentisti si alternano alla voce principale. C’è qualche incertezza ritmica seppure trascurabile ogni tanto, ma sicuramente può essere gestito meglio il live da un punto di vista di tempistiche lasciando il meno possibile momenti di silenzio (per non perdere l’atmosfera) e studiare un look accurato. Musicalmente un concerto molto godibile con ottima capacità autoriale e suoni ben scelti.
E’ ora il momento del reggae con i Next Station. Sono formati da batterista, bassista, chitarrista, tastierista e voce femminile. La frontwoman ha un’intonazione precisa e belle movenze, ma se si vuole vedere il pubblico ballare anche la band deve dare una mano in presenza scenica, quasi ad andare a suggerire alle persone presenti in sala come si affronta un loro concerto. La band compone piuttosto bene, non distaccandosi troppo dallo schema classico del genere. Musicalmente è tutto al posto giusto, ma con loro ci aspetta che sia una festa mentre il clima sul palco è un po’ mesto... andando avanti con il live, il tutto migliora (con un plauso all'attitudine del bassista). Al lavoro con la preparazione del live, perché questa è una band che può spaccare!
Torniamo all’Hip hop con Sito un progetto dalle idee molto chiare. Il rapper scrive testi con rime intelligenti in in flow che permette al pubblico di capire ogni singola parola. La parte musicale è di altissima qualità, un dj si occupa delle basi dietro a cdj e mixer. L’esibizione è ben pensata con una “guest” così da avere anche una parte melodica di grande effetto, grande valore aggiunto quindi lo dà Sara, la vocalist. I brani sono anche piuttosto vari nelle composizioni, segno di tante idee e di un’artisticità che può solo crescere. Suoni attuali, brani radiofonici. Bravo, ottimo progetto, con più pubblico sotto il palco che si muove a tempo il quadro sarebbe perfetto.
Rimaniamo nell’ambientazione Hip hop con il quinto progetto di questa serata. Il rapper vanta un pubblico caldissimo che si gode lo spettacolo sotto il palco lanciandosi anche in coreografie che rendono il live ancora più speciale. I brani sono ben scritti, si passa dai lenti alla trap a pezzi più movimentati che spingono a ballare. Durante il live c’è il featuring di una vocalist che si dedica ai ritornelli, mentre un altro rapper fa rinforzi e incita il pubblico. Le idee sono buone, può esserci più precisione nell’esecuzione, ma la presenza scenica c’è e il live scorre liscio in un susseguirsi di beat ad alto tasso adrenalinico.
Ultima band in gara della serata e si chiude in bellezza! Gli another one portano sul palco la loro musica formata da batteria, basso, tastiere e voce maschile. Hanno personalità da vendere attingendo alle sonorità dei cari vecchi anni 80’s, ma mantenendo comunque un carattere proprio. La presenza scenica da parte del frontman sembra quella di un artista già navigato, molto sicura e naturale, coinvolge molto bene il numerosissimo pubblico in sala. Le sonorità sono estremamente interessanti, con ritmi di cassa in 4 incalzanti, arpeggiatori e linee di basso ben studiate per dare il giusto groove… Nulla da dire, bravi… si può solo continuare a fare esperienza per migliorare un prodotto che si fonda già su ottime basi.