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Prima Serata Eliminatoria al The Cage di Livorno

Ripartono le selezioni di Emergenza Festival a Livorno. Sette band sul palco del The Cage



Emergenza Festival riapre i battenti anche nella sede di Livorno, il The Cage, con sette band in gara. Altissima qualità per una serata ad alto tasso di rock!


Sono in quattro, voce, chitarra, basso e batteria.

Propongono brani inediti, ma nella loro musica si respirano trent'anni di new wave, dalle più classiche derivazioni Eighties alla Cure fino agli anni '90 dei Placebo e alla cosiddetta “new new wave” che ha negli Editors il nome più conosciuto.
Il cantante, giovanissimo, colpisce immediatamente l'attenzione: magnetico, si muove sul palco da frontman consumato e ha dalla sua una voce espressiva e personale.
Bravi anche gli altri della band, specie i chitarristi, sia nelle parti arpeggiate e sognanti (con l'uso massiccio di un effetto molto amato dal goth degli '80, il flanger) che in quelle più dure.
Il pubblico del The Cage, numeroso e molto coinvolto, li incorona vincitori della serata: conquistano l'accesso diretto alla semifinale e la possibilità di suonare in una tappa dell'Emergenza Road Tour. Complimenti!


Si presentano in quattro elementi: voce femminile con chitarra acustica, chitarra elettrica, basso e batteria.
Colpisce la voce della cantante, dalla grande estensione ed espressività, in grado di offrire sempre un'ottima interpretazione. 
Le influenze spaziano attraverso vari generi, dal rock al pop, con una predilezione per il blues, soprattutto nell'impostazione vocale.

Ottimi tutti i musicisti, bravi nell'arrangiare i pezzi rendendoli sempre gradevoli e azzeccati; ci ha colpito anche l'utilizzo dell'armonizer ad arricchire le parti coristiche, una trovata interessante, quanto efficace.

La performance generale risulta davvero convincente: continuate così!



Gheri è un cantante e chitarrista solista che si presenta sul palco del The Cage con una band di musicisti professionisti a supporto. Neanche a dirlo, la base musicale è solida e precisa, con una sezione ritmica compatta, chitarre efficaci e un ottimo sound.

La proposta prevede canzoni rock di grande impatto, cantate in italiano, molto ben arrangiate, a supportare una voce calda e graffiante e una presenza scenica molto forte. Gheri si dimostra fin da subito capace di tenere il palco con estrema naturalezza. Ne sentiremo parlare senz'altro!

Un bel concerto per una produzione musicale da tenere d'occhio.


I Mhela propongono un genere piuttosto difficile da definire, ma molto interessante.

Le influenze più evidenti sono metal, rock e pop, in un crossover potente e originale.

Il cantante, di origini ecuadoregne, interagisce alla grande col pubblico. Ha una voce ben impostata dal timbro decisamente pop, che contrasta piacevolmente con l'impostazione dei cori, conditi con “growl” e “scream” tipicamente metal.
Ottima la sezione ritmica. Alla cura negli arrangiamenti uniscono una grande varietà stilistica, grazie anche all'apporto di sequenze e basi del tutto funzionali al progetto.
Buon look, tengono molto bene il palco e offrono una performance tirata ed energetica, con una splendida ballad cantata in spagnolo a rivelare ancora nuove sfaccettature.
Complessivamente un bel progetto dalle grandi potenzialità.


Due ragazzi (voce e chitarra, basso) e due ragazze (chitarra e batteria).

Giovanissimi, vengono da Carrara e dimostrano un'evidente passione per il punk americano degli anni '90. Inevitabile paragonare la voce del cantante a quella di Billie Joe Armstrong dei Green Day, ma non c'è nessuna forzatura: la voce è del tutto naturale, mossa da una passione genuina per il genere.
Concerto tirato, tutti pezzi originali, grande energia e ottimo approccio sul palco; il cantante si muove tantissimo trascinando il pubblico.

Bravi, belli da ascoltare ma anche da vedere (complimenti per il look molto curato, con tutti i membri vestiti sui toni del rosso e del nero), passano il turno e vanno direttamente in semifinale!


Sono in quattro: voce più chitarra acustica, basso, batteria e fisarmonica.

La presenza della fisa fa subito intuire quali siano le coordinate stilistiche della band, dedita a un balkan folk selvatico e irriverente quanto efficace dal punto di vista tecnico.

Cassa dritta, charleston in levare, un cantante dall'approccio ruvido e potente, giusto per il genere, che intrattiene magnificamente il pubblico. Sono la band giusta per offrire un momento di ballo e puro intrattenimento, che raggiunge il picco con la scatenata cover di Wonderlust King dei Gogol Bordello. Bravi e simpatici!



Vengono da Camaiore e sono in cinque, formazione classica, voce, due chitarre, basso e batteria.
Una performance molto professionale e ben prodotta, sia nella scelta dei suoni che nell'esecuzione. Il progetto si muove su coordinate tipicamente british fondendo un classico power pop contemporaneo a influenze più rock.

I punti di forza della band sono l'impatto sonoro, le intuizioni melodiche della voce e dei fraseggi chitarristici, l'uso azzeccato di basi ben prodotte e un'ottima sezione ritmica, precisa e potente. Dimostrano un'assoluta padronanza dei propri mezzi, anche dal punto di vista dell'attitudine di palco, e il pubblico li premia: sono la terza band ad accedere direttamente in semifinale! 

Grazie a tutti per averci regalato una serata divertente, dinamica e piena di ottima musica!  Ci rivediamo il 31 marzo per la seconda eliminatoria al The Cage!

Emergenza Festival è in collaborazione con Marshall Records & Amps, Mapex, Ufip e i-Musician Digital.