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recensione 8 eliminatoria Emergenza Festival Brescia

Aurinko varjo, No alter, roots of pain, Drive me crazy, The vision, Violet key



Aurinko varjo

Apre l'ultima eliminatoria di Emergenza Festival una band in cui spicca subito una cantante davvero sopra le righe, espressiva, usa la sua vocalità in tutte le sfumature e la band non è affatto da meno. i Pezzi sono ben scritti,  belli i pezzi, il look è adeguato al loro genere che spazia in più ambiti, ma in modo molto coerente. Sicuramente lo show acquisterebbe più valore con del pubblico sotto il palco, soprattutto valutando che è una band che se lo merita.

No alter

Seconda band bresciana sul palco, sfoderano dei brani piuttosto interessanti anche se, magari complice una serata non fortunatissima, non riescono a rivolgere il loro progetto al pubblico. Spaziano su più generi, toccando in alcuni casi anche il folk. Buona l'immagine e il look scelto per rappresentarsi, anche se sul palco sono un po' statici. Il progetto però è su una buona strada.

Roots of pain

Unica band che arriva dall'Emilia i Roots of pain portano sul palco del Latte +  il melodic death che viene dalla provincia di Parma. Hanno dei brani scritti molto bene, calzanti perfettamente con il loro genere. Buona la presenza scenica con il cantante che dà il meglio di se nonostante la sala non sia gremita. Bisogna lavorare un po' di più sulla promozione. Un tale show ha bisogno di fan che muovono la testa sotto il palco.

Drive me crazy

Ritorniamo in ambito bresciano con i Drive me crazy. Le idee compositive ci sono, ma con più cura negli arrangiamenti i brani sarebbero sicuramente più efficaci. Rimane però di rilievo la bellezza di alcune linee vocali che sicuramente danno un valore aggiunto alla loro musica. Al loro show manca però la fondamentale caratteristica dell'interazione con il pubblico.


The vision

Ora sul palco una band della bergamasca che cambia totalmente genere, si definiscono rock, creano atmosfere oniriche dove ci si perde con innocente facilità. stregano. è il loro compito e lo fanno bene, complice un cantante dall'indiscusso carisma, che consapevole di averlo lo utilizza tutto in favore della propria musica.


Violet key 

Da Verona punk senza indugi. Sono completamente pazzi, ma nel senso buono del termine. Sul palco non si risparmiano, danno il meglio di loro, hanno costumi e presenza scenica impeccabile, il loro trucco catalizza l'attenzione sul palco, ma la parte musicale in qualche aspetto è migliorabile, una delle prime cose a cui fare attenzione è sicuramente l'accordatura dei propri strumenti. Fatto questo il loro show sopra le righe ha sicuramente ottimi presupposti su cui fondare una band solida.

Ottima serata, grazie alle band, al pubblico presente in sala, al Latte +,  al disponibilissimo staff tecnico Stefano e Enzo, Ufip per i piatti e a Marshall per gli amplificatori.