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Continua con successo il concorso per gruppi emergenti a Roma

Dodicesima serata di Emergenza Festival a Roma. Ancora una volta tantissima energia, grandi talenti, ed una sala strapiena a dispetto di ogni crisi.



Mentre in altri luoghi ed ambienti ci si lamenta della fine del mondo e della crisi che impera i concerti di Emergenza continuano a segnare un successo dopo l'altro.

Lo conferma nuovamente questa dodicesima serata del festival a Roma (numero 125 dell'anno in Italia a dimostrazione della grandissima vitalità della rassegna in questa stagione) che si svolge tra l'entusiasmo e la partecipazione di centinaia di ragazze e ragazzi accorsi in massa ad applaudire le band.

E le band davvero hanno dato spettacolo.

I Noise Busters si fanno apprezzare per il loro rock efficace ed energico. Nella band svetta un ottimo cantante che impreziosisce i riff di chitarra e le ruvide basi ritmiche con capacità ed efficacia. Band di buon livello che dovrebbe forse prestare maggiore attenzione alla presenza sul palco. Li aspettiamo al prossimo concerto per vederli su un palco più grande.

Clessidra. Inutile nascondere che l'attenzione del pubblico parte prima ancora della prima nota per merito dell'affascinante front lady della band. Il gruppo che ha curiosamente scelto la definizione di blues attraversa in realtà vari generi senza che il blues sia l'elemento centrale del loro stile. La band è piacevole anche se l'impressione è che ci sia del lavoro da fare per ricompattare un po l'insieme. La brava cantante si fa apprezzare ed amare dal pubblico e riesce così a rendere piacevoli le belle composizioni della band.

I Beavers costruiscono il loro sound ed il loro progetto sulle basi ritmiche che l'ottimo batterista garantisce. Non tutti nella band hanno la sua stessa solidità e la sua stessa precisione granitica e lui deve, a tratti, tenere in piedi quasi da solo l'intero groove del gruppo. Detto questo c'è da dire che le canzoni sono fresche ed immediate. Scritte con naturalezza e talento.

The Kidz. Il gruppo napoletano, ospite della serata nell'ambito dell'Italian Road Tour si fa amare dal pubblico con la sua interpretazione dei brani di Jamiro Quai. Una band di otto elementi. Due cantanti, un uomo e una donna, bravi, compatti e divertenti, si sono divertiti tantissimo, hanno divertito tantissimo la sala e sono andati via felicissimi della bella esperienza.

Wah Wah. Rock e non solo nello spettacolo dei Wah Wah. Hanno vinto al serata e sono piaciuti a tutti i presenti. Brani pieni di idee e di energia suonati senza inutili fronzoli e senza timidezze. Sezione ritmica efficace anche se non sempre perfettamente compatta e chitarroni con ottimi suoni anche se talvolta un po troppo presenti rispetto al sound del resto del gruppo. In generale un ottima performance che ha spazi ulteriori di crescita.

"Last but not lest" i Piano A. Davvero una band di ottimo livello. Pop-rock italiano quadrato e perfettamente eseguito. Arrangiamenti efficaci e professionali. Esecuzione impeccabile di brani beh studiati e ben composti. Il pubblico reagisce con entusiasmo e loro se ne accorgono concedendosi con generosità alla sala.