La sala dello Zoo Bar si è riempita come un uovo questa sera per la serata numero 11 del Festival Emergenza a Roma. Serata che si preannunciava ricca e divertente tutta all'insegna del rock e che non ha deluso le attese.
Aprono la serata i The Yodas. I giovani musicisti romani partono dal rock e si fanno influenzare da tantissimi altri stili ed esperienze musicali. Ci sono i muri di chitarra elettrica, ma anche sonorità elettroniche. Ci sono atmosfere che affondano le radici nelle esperienza dei RATM e attraversano il Groove, il reggae, il rap, l'hard rock e persino il metal. Insomma ci sono idee e grande creatività. Non sempre tutto è gestito con l'ordine che sarebbe necessario per essere totalmente efficaci. Lo show è stato però molto bello ed ha convinto e divertito la platea. Adesso devono solo lavorare per migliorare ma ci sono idee e talento per crescere ed arrivare lontano. Bravi.
The Lies sono i secondi a montare sul palco. Alle 21 e 30 spaccate calcano la scena questi 4 ragazzi che dimostrano subito una tecnica più che discreta. Canzoni sviluppate come fossero delle jam session, tempi lunghi e profondi che ricordano, negli arrangiamenti, i migliori Pink Floyd. Un ottimo chitarrista che svolge il suo lavoro con grandissimo gusto ed ottima tecnica senza la pretesa inutile, ma così comune, di dove dimostrare qualcosa. I suoni sono ricercati e sono adatti al tipo di musica che hanno scelto di suonare. Ottimo l'uso del sassofono per i soli nei 'middle eight'. Una sezione ritmica molto solida completa la band che ha suonato davanti ad un pubblico entusiasta e capace di apprezzare le doti tecniche dei ragazzi romani. Una bella sorpresa.
I Plastic Motion salgono sul palco per terzi. Brani molto intimi e ben congegnati. Ottima la cantante sicurissima e potente. Una delle migliori vocalist in assoluto viste durante questa stagione a Roma. La sua voce si appoggia precisa e convincente su una base ricca e curata con buoni arrangiamenti, a tratti forse solo un po' ridondanti. Le sonorità della band sintetizzano bene 40 anni di musica. CI sono gli anni 70, gli 80 e i 90. Tutto miscelato con freschezza e coolness. Si fa notare il batterista,grande picchiatore, un treno ritmico che va come un metronomo. Perfetto nella sua dinamica che finisce quindi per dare sicurezza a tutta la band.
Quarta band a presentare il proprio spettacolo questa sera sono i Flusso d'Incoscienza. Buoni musicisti e idee chiare per la formazione romana. Il cantante parte un po insicuro poi aggiusta man mano il tiro anche se qualche piccola sbavatura lo segue per tutto il corso del concerto.
Lo show è ben ideato, rock con atmosfere molto americane. Qualcosa degli anni 80 per divertire tutti, qualche riff anni 70 per far godere i cultori della pentatonica di classe. Persino il più classico dei blues non manca tra gli assi che i Flusso possono giocare, I brani sono ben studiati e ben arrangiati Insomma senza dubbio la band ha ottime carte da giocare e le gioca con professionalità e passione.
La quinta delle band sul palco non è in concorso, Sono i Hey Elizabeth di Pistoia calati a Roma nell'ambito del Italian Road Tour. I ragazzi sul palco sono potenti ed efficaci. Rock and roll puro e duro con venature melodiche che non dipiacciono. Giocano fuori casa ma non sembra.
Il pubblico rimane sotto il palco e gli applausi convinti che accompagnano la performance sono più che meritati.
Penultima band ad esibirsi sono i So It Goes che confermano a tutti di avere scelto di uscire in una serata davvero fortunata. Insomma, altra band, altra sorpresa positiva. Certo i So It Goes potrebbero migliorare tecnicamente. Potrebbero raggiungere più compattezza. Potrebbero lavorare su qualche dettaglio. Ma il loro spettacolo è una vero piacere per freschezza ed energia. Un set live intelligente, immediato e molto, ma molto, furbo. La band si concede al pubblico in modo totale. Questo è un gruppo nato per stare su un palco al quale la dimensione live si confà in modo perfetto.
Hanno dei difetti? Certo, ma chi non ne ha. Il loro spettacolo però vale da solo a cancellare qualsiasi dubbio. Sono i classici animali da palco. Ed il pubblico lo apprezza.
La serata si chiude con i Potentissimi From the Ashes. Gruppo evoluto e compattissimo. La band non perde un colpo e mostra capacità tecniche ed idee molto chiare. Lo show passa da brani tiratissimi ma mai disordinati a pezzi più studiati e sempre arrangiati con grandissima professionalità e gusto. C'è spazio persino per una ballade acustica davvero molto bella ed emozionante. La band sa benissimo cosa vuole fare e lo fa benissimo. Il cantante è preciso come una lama e potente come una roccia. Davvero una maniera più che degna di chiedere una serata di livello Altissimo.
La serata si chiude con la proclamazione dei gruppi che arrivano a suonare in Semifinale al Black out.
Passano il turno i So It Goes, The Yodas, Plastic Motion e The Lies. Non ce la fanno i pur bravi Flusso d'Incoscienza (che sperano nel ripescaggio aveno ottenuto un ottimo punteggio dalla votazione) e i professionalissimi e talentuosi From the Ashes che hanno avuto la sfortuna di capitare in una serata davvero molto competitiva.
Appuntamento a sabato prossimo 16 Marzo con la serata numero 12. La fase preliminare si chiuderà Venerdì il 29 Marzo con la grande serata speciale conclusiva della "regular season" allo Zoo Bar. A seguire le semifinali che si terranno al Black Out il 24-25-26-27 Aprile. Tanta musica nuova e tante idee da non perdere.
RECENSIONI
10
2013marzo