Grande serata all’ insegna del Rock quella di ieri sera sul palco del Galleria 19 per la quinta eliminatoria di Emergenza Festival Napoli. Ci sarebbero dovute essere 8 Band ad esibirsi, ma purtroppo una di queste, Le Officine Meccaniche, per motivi quanto mai seri, non hanno potuto partecipare all’ Evento. A loro, da parte di tutti, va un enorme abbraccio. Nonostante la bellissima giornata di ieri, con un sole che chiamava alle gite fuori porta, il locale si è riempito da subito con quasi 200 persone!
La prima band a battezzare il palco del Club sono state le SEVENTEEN FAHRENHEIT, la prima band tutta al femminile ad esibirsi ad Emergenza Festival Napoli! Queste quattro ragazze non solo sono belle, ma anche brave! Coinvolgono l’innumerevole pubblico in sala con un punk/rock/garage davvero entusiasmante! Che Grinta!Tecnicamente brave, i loro brani hanno la carica e la miscela giusta per far scatenare la gente, si muovono al tempo di una batteria che picchia sui piatti e sul rullante, mentre il basso sostiene l’andamento del groove e la chitrarra può lasciarsi andare in soli ben fatti e dal gran suono. E poi la grinta, la presenza di una voce Glam che anima la band, e che sa coinvolgere la gente in cori e e grida! Passano alla fase successiva del Festival, e con il maggior numero di voti ottenuti possono scegliere di esibirsi come ospiti in un’altra città dove si tiene Emergenza Festival!! R’n’R!
Con la seconda band a salire sul palco ci è sembrato di essere tornati nei primi ‘90! Gli
HIKARI SPLIT sono seguaci dei Nirvana epoca Bleach, e che suonano Grunge lo dimostrano nelle melodie del cantato, rigorosamente in italiano però, ed nei suoni sporchi e meravigliosamente fuzzosi delle chitarre. Ma Grunge non è solo suonare, Grunge è anima, e questi tre ragazzi sentono sulla pelle quella voglia di gridare a tutti la propria rabbia! I loro brani li avvicinano anche ai primi Verdena, con suoni sporchi e graffianti. Un tributo alla band che ha cambiato la storia della musica modera non potevano non farlo, e si esibiscono in una buona Rape Me e ad un accenno di Smells Like, ma anche una My Generaton dei Who che fa capire molto bene quanto la loro volontà di farsi sentire sia forte..e con gli ampli a manetta ci riescono bene! Non passano il turno, ma bravi, possono crescere!
I TERRAE MOTUS suonano un rock/blues ben arrangiato e cantato in inglese. I suoni molto taglienti delle chitarre si sposano bene con il carattere della band, dal sound deciso e graffiante, con ritmica che sostiene alla grande l’andamento dei brani, un basso che scandisce e serpeggia sulle toniche del blues e le chitarre che fraseggiano alla grande. E se non basta questo per far muovere la gente a suon di musica fatta bene, ci pensa una voce coinvolgente e calda, davvero ben intonata che crea melodie accattivanti. Bravi tecnicamente, la batteria e il basso camminano in costanti fraseggi di ritmica e walkin’, mentre le chitarre si alternano nei soli con molta espressione e bravura. Passano meritatamente alla fase successiva!
Gli SLAVES OF LOVE AND BONES hanno un sound potente e corposo, ricco di effettistiche ed una grande spinta! Il loro rock trova le radici nella scena Post Grunge di L.A., Tool in prima fila. Personalmente mi hanno ricordato i Pigmy Love Circus, Band in cui ha militato anche Danny Carey, batterista appunto dei Tool. Tutto questo a far capire le grandi capacità tecniche e ritmiche di questa Band, davvero alte! Sanno alternare ritmiche serrate, tempi dispari e poliritmie a parti in cui la loro dinamica scende in un mare sonoro fatto di effetti e voci dilatate, per poi tornare nuovamente sul Gain più violento e che ti inonda con la sua potenza. Un cantato in italiano, devo dire ben inserito all’interno di tutto l’impianto del sound, gioca bene con le effettistiche e spinge con un timbro accattivante , che mi ha ricordato anche un po’ i nostri (fu) De Glaen. Davvero una bella band, ipertecnici e potenti! Purtroppo non ce l’hanno fatta a passare il turno.
La quinta Band della serata, i THE UPSIDE, ci hanno presentato un rock/ blues che prende la sua voce dal deserto americano, con un cantato che non poco mi ha fatto tornare alla mente il grande poeta Morrison. Il loro sound è decisamente più graffiante rispetto ai grandi Doors, e sanno bene alternare quei puliti di chitarra, che suonano come i sonagli di un serpente, a accordoni distorti e bei fraseggi rock/blues. Un basso ed una batteria granitici fanno da sostegno al loro groove. Alternano brani più in stile ballata, moderna, ma con uno sguardo a quei giri e melodie ‘60/70, a brani più decisi e spinti sui BPM. Un cantato in un buon inglese e dall’ottima esecuzione, davvero molto espressivo e con belle melodie e che si sposano degnamente col sound generale, ne fanno davvero una bella Band Rock’ n’ Roll! Li ritroveremo nelle semifinali!
Sesta Band della serata sono stati i DOMENICA BLUFF. Su di un basso grosso e ferroso ed una batteria che alterna tempi rock a quelli puntati del funky/blues, questa band ci ha presentato brani che molto prendono appunto dalla scuola del Blues bianco. Alternano andamenti a terra e che ti fanno muovere la testa a tempo, a ballate più in chiave pop/rock, che però richiamano sempre nella struttura a qualcosa di Blues. Stop & Go ben fatti, nei quali si alternano i fraseggi tra le chitarre ed il basso, che intanto sostiene tutto con il suo groove davvero ben congeniato. Cantano in italiano, ma con melodie pentatonali che nulla hanno da invidiare alla lingua inglese. Loro dicono di essere alla ricerca ancora di un sound, io dico che lo hanno già tutto! Ed infatti sono passati anche loro alla fase successiva del Festival!
L’ultima Band di ieri sera a salire sul palco di Galleria 19 sono stati i CHESTE' (in napoletano vuol dire ‘questo è’), e quello che ci hanno proposto è un rock italiano ben suonato , con chitarroni distorti e compressi che i nostri Marshall hanno esaltato alla grande! Una bella Band, arrangiamenti di chitarre ben pensati, soprattutto nei suoni, ben bilanciati e dinamici. Un basso che intervalla con la batteria ritmiche a terra e puntate, e tastiere che fanno da collante ad un sound davvero pieno e potente. Su tutto un cantato in italiano, che ben sa giostrare le dinamiche degli effetti e dalle buone melodie. Il loro rock ha qualcosa che li avvicina ai nostri Subsonica nei brani più spinti, sanno essere tecnici quanto basta e incisivi sul palco. Chest’è’!..mica poco!! Passano anche loro alle fasi semifinali di Emergenza!
Quella di ieri sera è stata senza dubbio una delle migliori serate di Emergenza Festival Napoli, con 5 Band passate alla fase Semifinale (3 parimerito)!! Un grande applauso va a tutti i partecipanti che ieri si sono esibiti sul placo di Galleria 19, sia che abbiano passato o meno il turno, davvero BRAVI TUTTI!! Un grazie in particolare va al nostro Staff, a Brizio, il Fonico e a Puccio, il Backliner, davvero bravi e professionali. Va come sempre ai nostri Sponsor, Marshall e UFIP, e a Galleria 19 per il fantastico locale messoci a disposizione.
Buon Rock’n’ Roll a tutti!!
Vale.
RECENSIONI
5
2013marzo