Un week end all'insegna della neve, del derby milanese, di elezioni e per non farci mancare niente anche degli Oscar, ma è la musica la vera vincitrice di questa domenica. 4 band con la sala completamente gremita, ottimo livello artistico e fan davvero da invidiare!
Hind
La prima band sul palco sa bene dove vuole andare e qual è la strada da percorrere. Organizzatissimi, Banner con loro logo, banchetto con cd e video proiettato durante la loro esibizione. Suonano un raffinato rock italiano, scritto molto bene e interpretato magistralmente da un'ottima voce e basso. Sono tutti musicisti molto preparati tecnicamente. E' sempre bello sentire musica fatta bene con testi scritti in italiano, forse a questo proposito sarebbe il caso di rivedere il nome della band che d'istinto fa pensare ad altri scenari, ma nel complesso un live godibile. E' assolutamente una band che grazie al proprio show ti spinge a non mancare al prossimo.
Hell on heels
Il palco si tinge di rosa, ma solo come metafora per la prima band interamente al femminile del festival. Dimostranoo infatti una grinta che niente ha a che vedere con Barbie. Un trio di hard glam rock che sale sul palco e lo doma senza esitazione. Sono tecnicamente brave, sul palco sfoderano una bellezza incredibile anche grazie ad una presenza scenica che non trascura le espressioni, sul volto puoi leggere il loro entusiasmo, cantano tutte e 3 alternandosi come voci principali in modo impeccabile e hanno anche ottime armonizzazioni. Il consiglio è quello di concentrarsi sui brani propri e abbandonare il mondo delle cover. Il repertorio originale che hanno presentato ha sicuramente degli ottimi spunti.
Rat bite fever
E' il turno di una band che arriva dalla provincia di Varese e il maltempo non può fermare loro e nemmeno i più accaniti fan. E' una serata all'insegna della buona musica, anche loro sono tecnicamente preparati e niente fanno mancare al loro stile pop punk. Il tastierista è anche il trombettista della band che aggiunge così quel surplus che li rende originali. Hanno brani di propria produzione assolutamente interessanti e sanno gestire il proprio pubblico molto bene, con il pogo compreso!
Sarebbe solo opportuno curare il look della band, salire sul palco con un'identità precisa e un bel colpo d'occhio fa già metà dello show.
Percussioni industriali
Con l'ultima band in programma per la serata cambiamo completamente stile. Sono in 8, ognuno con un bidone o materiale di recupero, si potrebbero definire percussionisti, ma sarebbe davvero riduttivo. Il loro spettacolo è a 360 gradi, costumi, coreografie, suoni, tutto questo porta una grande energia, guardandoli quasi si invidia tutto il fuoco che riescono a sprigionare. E' qualcosa di assolutamente tribale, che ti smuove da dentro. L'unico dubbio che sorge è di scoprire come varierebbe il loro show in uno spettacolo che duri più di 25 minuti…
Momento del verdetto, passano il turno Hell on Heels con 61 voti aggiudicandosi anche lo showcase in un'altra città italiana in cui si svolge il festival. Rivedremo anche sul palco del Tunnel di Milano Percussioni industriali che passano il turno con 53 voti. Per il ripescaggio incroceranno le dita Hind con 48 e Rat bite ferver con 34 voti.
Splendida serata, grazie alle band, al pubblico presente in sala, allo Speakeasy , al disponibilissimo staff tecnico Luca e Riccardo, Ufip per i piatti e a Marshall per gli amplificatori.