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Quarta Eliminatoria Emergenza Napoli

24/2/13 @GALLERIA19 - HIDDEN SIDE,BEYOND LAUGH,THE KOROVA, IL COMPLESSO DI INFERIORITA',IL SENTIERO DI FLAVIA, THE AIRCAST,EAR INJURY.



Se in tutta Italia il mal tempo imperversava e bloccava gente e viabilità, non è stato così qui a Napoli, da sempre città del sole, ma anche e soprattutto della buona musica, e questo ce lo hanno confermato le sette fantastiche Band che si sono esibite ieri sera sul palco di Galleria19, nella Quarta Serata Eliminatoria di Emergenza Festival Campania.

La prima band ad accendere gli ampli sono stati gli HIDDEN SIDE, una rock band italo-americana, e l’America nel loro sound si è sentita tutta! Due le voci principali, che si scambiavano le strofe con molta fluidità ed un’ottima capacità melodica. Un buon suono generale in tutta la band che rivelava una diversa miscela di ascolti, dalle sonorità che sfioravano il geniale Neil Young a quel pop rock più Main Stream ed attuale. Peccato alle volte per qualche indecisione del groove, hanno saputo comunque catturare il pubblico con brani cantati in un perfetto inglese, e con tante mani alzate sono passati alla fase successiva del Festival.

I BEYOND LAUGH sono stati il prima band strumentale ad esibirsi sul palco di Emergenza Festival. Semplicemente basso, batteria e una chitarra, essenziale e crudo il loro sound, potente e tecnico il loro groove. Le chitarre cantano ed urlano al posto di una voce che non c’è, il basso ruggisce assieme ad una batteria potente e decisa, che si lanciava in cavalcate di doppio pedale, mentre i due strumenti a corda si scambiavano fraseggi e ritmiche. Hanno curato bene anche il punto di vista scenico, cosa molto importante, presentandosi sul palco con il volto nascosto da strane maschere bianche. Molta bravura ma anche molta ironia, hanno passato il turno con un buon numero di voti.

I THE KOROVA sono stati la terza band a salire sul palco di Galleria 19. Nel loro sound un pop/rock che guarda agli esempi della nostra penisola, ma con un buon occhio anche alla scena americana, con ritmiche decise e chitarre che si danno in soli mai comunque troppo invasivi. Il piano la fa da maggiore negli arrangiamenti e scandisce col suo incidere l’andamento del groove. Tecnicamente bravi lo hanno dimostrato anche con l’ultimo brano, presentando una Jump! di Van Halen ben suonata, con tanto di tastieroni granitici e assolo lanciato a 200bpm. Purtroppo non ce l’hanno fatta a passare il turno, ma bravi ugualmente. Jump!

IL COMPLESSO DI INFERIORITA’ sono una band che nel dna ha l’eredità di quella pop inglese anni 80, Joy Division in prima fila, ma anche la ballabilità delle ritmiche in 16’ del charlie e cassa dritta che i grandi Clash hanno fatto diventare un cult. Hanno presentato brani inediti cantati in italiano, che li avvicinano, a mio parere, anche ai nostri Litfiba all’epoca di 17Re. Le melodie mono toniche e dal timbro basso del cantato ben si calano nell’epoca dark/wave a cui il quartetto fa riferimento, su chitarre quasi totalmente ritmiche ed un basso e batteria che fanno l’essenziale ed il giusto, come si conviene per questo genere, che non si lascia andare ad inutili estetismi. Alle volte hanno peccato di poca fluidità, ma bravi a farci risentire quelle sensazioni scure della wave. Non hanno passato però il turno.

I suoni dolci del violino e il trillo del mandolino ci hanno fatto pensare subito ad un sound acustico e tranquillo, invece IL SENTIERO DI FLAVIA sposa queste sonorità con un folk progressive che risente, nonostante la loro giovane età, di influenze che vengono dai lontani anni ‘70 . Un basso bello, corposo e ben suonato accompagnava le melodie del cantato in passaggi tonali e accenti che le chitarre impreziosivano con accenni di blues e che il violino marcava col suo facile fluire, mentre un drumming deciso e in linea con il generale sound della band sosteneva gli arrangiamenti dei brani. Questo, ancora una volta, ci ha dimostrato, come per la band precdente, che la musica non ha tempo. Unica pecca alle volte hanno sfasato sulle tonalità nei cori, ma per il resto bravi. Anche loro non hanno passato il turno.

Con i THE AIRCAST si è tornati ad un sound più rock ed aggressivo. La batteria era un terremoto che ha fatto sentire le sue vibrazioni in tutta la sala, e sulla potenza degli ampli si faceva largo una voce che sparava come una Colt. Davvero bravi tecnicamente, e ottimi gli arrangiamenti, essenziali ed efficaci. Nel loro sound tutta l’America del grunge, dove i Pearl Jam la fanno da padroni, hanno saputo regalarci anche sonorità più tranquille, con una chitarra che vagamente ricordava quelle ballate alla Red Hot di Blood Sugar Sex Magic. Ma non hanno perso tempo a poi ridiventare frenetici e potenti! Ci hanno lasciati con una cover degli Artic Monkeys, applauditi dal pubblico in sala, non hanno però passato il turno.

La prima band di musica elettronica di Emergenza Festival Napoli sono stati i EAR INJURY : beat incalzanti e bassi potenti alla Prodigy, chitarre che alternano arpeggi ricchi di effettistica a soli e distorti, voce potente e coinvolgente, sono passati da beat devastanti e riff che farebbero impallidire anche i Sepultura, a groove dub che mi hanno fatto pensare agli Zion Train del mio amico DjPerch, ma passati attraverso un enorme distorsore a valvole! Saltavano come scimmie impazzite in gabbia ed hanno fatto letteralmente scatenare un pogo sotto il palco! La voce potente e coinvolgente dell’ Mc ha richiamato il pubblico anche più lontano, trascinandolo in balia del loro potente beat! Ci hanno fatti saltare e soprattutto divertire. Bravissimi, premiatissimi dal pubblico, hanno passato non solo il turno, ma, avendo ottenuto più votazioni, hanno ora la possibilità di scegliere un’altra città del Festival, per potersi esibire in una serata come Ospiti! Bravi!

I nostri grazie come sempre vanno a tutte le Band che ieri sera hanno suonato, sia quelle che continueranno il loro percorso nel Festival, ancor più a quelle che si sono fermate qui, nella speranza che tutti siano stati bene e si siano divertiti, come noi del resto. Un Grazie a Brizio e Puccio, i nostri tecnici, a Galleria19, ai nostri sponsor, Ufip e Marshall, e a tutto il pubblico che è venuto numeroso in questa bella serata. RocknRoll!!
Vale.