Doveva essere una giornata di freddo e neve, invece solo calore ed entusiasmo allo Speakeasy grazie alla musica delle 7 band in gara per la quarta eliminatoria milanese di Emergenza Festival
I primi a salire sul palco sono i 4 rockers'roll, band della provincia di Vercelli.
Sono in 4 così come ci suggerisce il loro nome e ovviamente fanno rock'n'roll.
Prima donna delle selezioni milanesi a cimentarsi alla chitarra elettrica oltre ad essere la cantante. Bella voce, adattissima per il genere che ci propongono, da rocker, un po' sofferta. Nella prima parte del concerto ogni tanto la band tende a non andare insieme, ma a metà scaletta chitarrista e bassista si scambiano gli strumenti, ed è allora che la formazione funziona al meglio, chiudendo il concerto il bellezza.
Ora è il turno degli Our shot to gum.
In pochi secondi un centinaio di persone sono sotto al palco attendendo con ansia il loro concerto. Il batterista è per la seconda domenica di fila sul palco dello Speakeasy per Emergenza, ha già ottenuto il primo posto con i Waterbreathe, ma a quanto pare non gli basta. Gli Our shot to gum iniziano il concerto senza nessuna esitazione, aprono celebrando i Pink Floyd, atmosferici, tutto il pubblico in sala li segue nel loro viaggio. Sono giovani, ma sanno il fatto loro, è un saggio di virtuosismo e buon gusto. I loro brani progressive metal sono arrangiati con cura, ottimi suoni e il cantante/tastierista incanta con la sua voce. L'unico neo è che sul palco è molto defilato, quindi l'attenzione è decentrata. Un po' d'attenzione all'immagine della band darebbe sicuramente un colpo d'occhio molto efficace che aiuterebbe a guardare lo spettacolo con più naturalezza.
Terzi in scaletta sono gli Anomalia, dalla provincia di Varese.
Scelgono l'italiano come lingua dei loro testi e la loro particolarità è che scrivono musiche che si adattano perfettamente alle parole, cambiano in base al tema del brano e l'uno completa l'altro. Hanno una bellissima energia sul palco, ma anche loro dovrebbero curare un po' il look, aspetto fondamentale quando di sale su un palco.
Durante il brano "fuoco spento" (profetico) salta la corrente. Loro non si demoralizzano, niente li può fermare, il pubblico lo avverte e scherza sul problema tecnico. Tutta la band gestisce al meglio la situazione, esattamente come doveva essere fatto… complimenti!
A metà sarata salgono sul palco gli Ironwar e ci tuffiamo nel mondo del classico Heavy metal. Presentano un repertorio di cover, sono dotati di buona tecnica, tra tutti spicca il cantante dalla prodigiosa estensione vocale. E' molto preciso nell'intonazione anche se la curiosità è di sentirlo su altri registri per poter capire quanto sia versatile. Suonano bene insieme, il chitarrista che giù dal palco sembra tanto timido appena sotto i riflettori si trasforma in una splendida creatura da live così come la sezione ritmica che tiene il colpo senza nessuna esitazione.
A metà scaletta il cantante invita il pubblico a seguirlo in un rincorrersi di giochetti vocali, ok l'idea, ma assolutamente troppo lunga la realizzazione, soprattutto in un concerto di mezz'ora.
La band ha potenzialità, sarebbe bello ora sentirli in qualità di autori ;-)
A cambiare completamente genere ci pensano i Milanimale e il loro hip hop portato sul palco esattamente come deve essere fatto. Sono 4 mc a rimbalzarsi la parola, un dj con ottime basi dai suoni che spingono nel modo giusto e la chicca è sicuramente il batterista che dà un tocco speciale e potente al loro live. Buona la presenza scenica che coinvolge il pubblico.. passeggiando per la sala si vedono anche le persone meno portate per il genere che non possono fare a meno di muovere la testa. L'unica attenzione che devono fare è quella di non calpestarsi l'un l'altro.
Ora è il momento dei Radical Change. Bellissimi. Con le loro giacche, hanno un'immagine che si sposa perfettamente a quello che fanno, richiamano il punk londinese, ma di classe. C'è un incredibile energia che si sprigiona, specialmente tra il bassista e il cantante. Non si risparmiano in niente, sguardo sul pubblico come a dimostrare che sanno bene ciò che fanno e dove vogliono andare. La sala purtroppo non è più gremita come ad inizio serata, ed è un peccato. Probabilmente con un folto pubblico ai loro piedi darebbero ancora di più. Un consiglio è quello di fare meno pause tra un brano e l'altro. La loro musica non ha bisogno di spiegazione, dice già tutto di loro.
Chiudono la serata i Dedalo, tornando così all'Hip hop.
Trio formato da 2 mc e una vocalist di spiccato talento. Le sue parti cantate sono precise, pulite, perfette e sul palco è sempre sorridente. I brani sono interessanti, scritti bene e arrangiati con dovizia. Mancano però d'entusiasmo, in alcuni aspetti il live risulta un po' freddo. Anche loro purtroppo, almeno in questa occasione, non avevano un seguito sotto il palco e questo li ha resi un po' distaccati. Ottima comunque la strada intrapresa.
Arriviamo quindi all'atteso momento del verdetto.
I primi classificati, che si aggiudicano la semifinale e un altro concerto in una città italiana in cui si svolge il festival sono gli Our shot to gum con 83 voti. Sul palco del Tunnel di Milano rivedremo anche gli Ironwar con 39 voti e Milanimale con 33.
Incrociamo le dita per il ripescaggio di Anomalia con 28 voti Radical change con 21 voti, 4 rocker's'roll e Dedalo con 18 voti.
Bellissima serata di musica e di pubblico, grazie alle band, allo Speakeasy, al disponibilissimo staff tecnico Luca e Antonio, a Marshall per gli amplificatori.