La prima serata del 2013 delle selezioni milanesi incomincia benissimo, strabordante di pubblico, con ottime 8 band sul palco.
Aprono la serata i Latitanti, band trapiantata a Milano, ma con nelle vene sangue del sud. Hanno un impeccabile mix di brani tra rock funk e blues. Ottima scrittura e testi piuttosto interessanti. Inizia davvero quindi in modo eccelso la serata. L'unico aspetto migliorabile della band è la relazione con il pubblico, lo show infatti, nonostante i musicisti siano molto a loro agio sul palco, è risultato un po' freddo e ci sono stati troppi silenzi tra un brano e l'altro. Sistemata questa unica ombra grigia il progetto può andare sicuramente lontano!
Con il turno dei Waterbreath cresce la curiosità. Non sono ancora saliti sul palco che la platea si è già completamente riempita. Una band che attira così tanto pubblico sotto di sé probabilmente vale la pena di essere ascoltata. Il colpo d'occhio è subito evidente. Hanno scelto una bellissima immagine che li rappresenta. Loro fanno progressive metal strumentale, ma tutte le parole sono scritte su metà del loro corpo, partendo dal viso per arrivare al braccio.
Nonostante il batterista non si sentisse bene, il loro concerto prosegue senza intoppi, solo ogni tanto la band inciampa in qualche ritmica e i musicisti non sono perfettamente a tempo tra loro, ma è un piccolo dettaglio che si migliora facilmente con lo studio, il progetto ha molto valore.
Cambiamo genere con i Bad Luck e il loro punk rock leggero e divertente. Il cantante/chitarrista è già il batterista degli Empty Shadows, band che si è aggiudicata il primo posto nella prima eliminatoria di Milano. Lui è un personaggio eccentrico, carismatico, vestito a puntino con camicia e cravatta, e la band non è da meno. Coinvolgono il pubblico invitandoli a battere le mani a tempo e la platea li segue con entusiasmo. Merito anche delle bacchette del batterista che ad ogni colpo s'illuminano di rosso. Eseguono una scaletta di brani propri e di cover… superflue! Molto meglio continuare a lavorare sul repertorio originale. Ogni tanto qualche accordo sbagliato ti ricorda che sono musicisti molto giovani, ma nel complesso promettono molto bene.
Passiamo ora al versante bergamasco del festival con l'alternative metal degli Overload. Hanno dei pezzi interessanti, scritti con molta intensità che creano atmosfere un po' cupe, a tratti nostalgiche decisamente profonde.
Le idee ci sono, l'identità della band è chiara e si muove in modo sincrono verso la stessa direzione. Gli unici punti in cui bisogna riporre un po' di attenzione è il suono d'insieme e un po' di raffinatezza negli arrangiamenti. Anche per loro il consiglio di continuare sui brani propri nei quali rendono molto meglio rispetto alle cover e si distinguono per originalità.
Siamo ormai a metà serata ed è il turno dei Contro con carta.
Hanno un pubblico scatenato che si palesa sotto il palco muniti anche di cartelloni da perfetta tifoseria. La band è casinista nel senso positivo del termine e questa cosa piace molto a chi assiste al loro show.
Hanno dei pezzi ben scritti con l'aggiunta di ottimi suoni di tastiera che danno un tocco in più e di un particolare cantante/batterista. L'unica cosa che manca è forse un pezzo che ti entri in testa e possa diventare la tua ossessione, questo li aiuterebbe di sicuro a trovare la strada giusta ;-)
Quinti in scaletta i Massima frequenza, band veterana di Emergenza Festival, al loro terzo anno di partecipazione consecutiva.
Cambiano nome, cambiano formazione, e in effetti il sound funziona molto meglio. portano sul palco l'esperienza dei propri anni e il frontman sa gestire il pubblico sempre numeroso con dovizia. Ottimo il bassista che sicuramente dà un valore aggiunto alla band.
Una cosa però è da evitare: gli spartiti e i testi sul palco. Per mezz'ora si set è d'obbligo sapere a memoria il repertorio che si decide di portare sul palco.
E' ora il turno dei Coerenza zero, un nome, una promessa. E sono fantastici per questo. Completamente fuori di testa. Lo spazio del palco è troppo piccolo per loro, sconfinano nella platea, riempiono ogni spazio fin dove il cavo dei loro strumenti lo consente. Il bassista usa solo 3 corde pecche "si è rotta in sala prove e chi ha sbatta per metterne un'altra?" Brani di poco più di un minuto carichi di energia. Ogni tanto però intimoriscono, specialmente chi non conosce il loro progetto. Dovrebbero essere una band un po' più organizzata (anche a livello promozionale) e funzionerebbe molto meglio!
Chiudono la terza eliminatoria i Mentelocale.
La prima cosa che ti colpisce è la voce intrigante, roca, profonda, di un bravissimo cantante. Già dalle prime note si sente che questa band di musica ne sa a palate.
Hanno un grandissimo insieme, ottimi suoni e un'organo che non delude mai.
Hanno però meno gente di altre band sotto il palco e forse è questo il motivo che li spinge ad interagire meno con il pubblico. Lo show è bello energico, ma troppo "privato" e dopo qualche brano dà l'impressione di essere ripetitivo. E' un peccato, aggiustando il tiro su questo aspetto la band ha musicalmente un potenziale davvero eccezionale.
Al momento del verdetto si assiste al primo parimerito della stagione.
Rivedremo quindi sul palco del Tunnel di Milano e su un altro palco prestigioso italiano i Waterbreath con 64 voti. Sempre in semifinale anche Contro con carta con 50 voti, Overload e Bad luck con 41 voti e Massima Frequenza con 35 voti.
Incrociamo le dita per il ripescaggio di Mentelocale con 21 voti, Coerenza Zero con 20 voti e Latitanti con 16 voti.