I Black Keys sono uno dei nuovi, o almeno relativamente, fenomeni musicali che impazzano tra i giovani. Personalmente apprezzo moltissimo questo gruppo. Ci voleva un ritorno ad un rock leggero, ascoltabile, mai noioso, sempre appassionante e pare che tutto questo piaccia ai giovani!
I Black Keys sono un duo formato dal chitarrista cantante Daniel Auerback e dal batterista Patrick Carney, entrambi originari di Akron, Ohio. La grande potenza espressiva di questi due ragazzi è incredibilmente travolgente; ascoltate Lonely Boy, primo singolo estratto dal loro nuovo album El Camino, e provate a non ballare...
Ad ogni modo ritengo sia da sciocchi ignoranti disprezzare questo gruppo: non saranno tecnicamente Vinnie Colaiuta e John Scofield, ma sanno fomentare la folla, conta questo al giorno d'oggi, e lo dico senza nemmeno un pizzico di rammarico: ogni generazione ha avuto diversi generi musicali e diversi motivi per appassionarsi ad essi. In questo periodo di crisi che stiamo vivendo la gente vuole essere felice, ballare, scatenarsi, non pensare più a nulla, tutto questo con i Black Keys è possibile.
Passiamo ad un aspetto più prettamente tecnico: Daniel (chitarra e voce) ha una voce fantastica, roca, incazzata, potente; i suoi riff di chitarra sono perforanti, sono come un proiettile che ti trapassa le budella e pian piano il virus del rock blues ti pervade tutto il corpo. Sarò esagerato ma come avrete capito mi piacciono e non poco, poco importa ciò che pensano i nostri amici sapientoni rock posers.
Non penso debba diventare una moda questa del "back to the blues roots", i Black Keys sono una moda, e un modo, di rivivere il passato, ma devono rimanere un caso unico.
Ciò che più importa nella musica è la ricerca, e allora cosa aspettate? ricercate diamine !!
Falangher.
RECENSIONI
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2013gennaio