Come probabilmente avrete già notato adoro gli artisti che sperimentano nell'ambito della world music. Quell'immenso artista che è Paul Simon lo ha fatto.
Dopo una ventina di anni passati a comporre ottimi brani, prima assieme a Garfunkel e poi per una decina d'anni da solo, incontra la musica africana. Prende contatti con i Ladysmith Black Mambazo e comincia a scrivere ''graceland '' assieme a loro. Ne esce qualcosa di davvero innovativo: la più pulita musica folk americana si fonde con i ritmi e le sonorità tipiche dei mambazo creando atmosfere esotiche e ignote all'orecchio del grande pubblico.
Se la world music è diventata celebre lo dobbiamo in fondo anche un po' a Simon e questo album, spesso non menzionato tra i suoi lavori migliori, è con molta probabilità il suo album meglio riuscito.
Non bisogna temere i cambiamenti, non bisogna aver paura di compromettersi, nè si possono sfornare le solite minestre riscaldate per accontentare i più puristi tra i propri fan. Bisogna sperimentare, solo così si entrerà a pieno merito nell'olimpo della musica.
Falangher.
RECENSIONI
4
2012dicembre