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Recensione dischi: Discreet Music, Brian Eno

Il grande capolavoro di uno dei maggiori esponenti della musica ambient



Discreet Music è il secondo album di musica ambient, dopo No Pussyfooting, lavoro sperimentale di Eno in collaborazione con Robert Fripp. Se No Pussyfooting era solo una sperimentazione minimale chitarristica, Discreet Music è il primo vero capolavoro ambient di Brian Eno, che incide questo capolavoro composto completamente da lui assieme al Cockpit Ensemble e a Gavin Bryars. L'album consiste in tre brani: il primo, dalla durata di mezz'ora è un armonioso capolavoro di musica d'ambiente, dove i fiati danno il meglio di loro in strutture minimali costruite tramite nastri magnetici dallo stesso Eno, che si occupa dell'armonia con le tastiere. Gli altri tre pezzi sono invece le variazioni ad un'opera di Pachelbel. L'album trasmette un'incredibile calma, ed inaugura il concetto di musica ambient: non è importante cosa si usa o cosa si suona, l'importante è l'emozione. Questo concetto è in parte preso dai raga indiani. è inutile dire la meraviglia di questa composizione, che mi sconvolge ogni volta che l'ascolto. Un vero capolavoro, la vera svolta di Eno, che dalla musica glam dei Roxy Music passa a qualcosa di geniale: l'ambient music di cui sarà il più influente compositore con Music For Airports and Music For Films. In seguito Eno comincerà a fare il produttore, producendo ogni genere in modo eccelso. Discreet Music è un vero capolavoro, da ascoltare.

Falangher.