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Recensione dischi: Post Traumatic Stress Disorder, Renard.

Uno dei tantissimi lavori del musicista canadese dai "mille nomi"



Renard Queenston è un dj e compositore elettronico canadese che pubblica la sua musica nella sua etichetta discografica indipendente. Egli utilizza decine e decine di nomi per classificare se stesso in diversi generi dell'elettronica. Il nome con cui ha più successo è Renard, con cui fa musica Raggacore che prende parti vocali da pezzi già composti, come per esempio Wonderwall degli Oasis nell'album Because Maybe!, dove viene fuso con Black Hole Sun dei Soundgarden, Chop Suey dei SOAD e Creep dei Radohead. Trovare pezzi simili in questa musica è più unico che raro. La sua musica utilizza dei suoni sporchi e massicci, alternandoli con intermezzi più calmi ispirati alle colonne sonore di videogame anni 80' e 90'. I ritmi sono velocissimi, e talvolta i brani arrivano a 300 bpm. In questo album, uno dei suoi migliori sotto questo nome, sono contenuti fantastici pezzi come la traccia d'apertura, chiamata Banned Forever, traccia da ascoltare se non lo si conosce e si ha voglia di ascoltarlo per la prima volta. L'album è ben mixato e contiene suoni di una furia incredibile, solo sotto il nome di The Quick Brown Fox riuscirà a fare musica con suoni più assordanti: ben 1000 beat al minuto che vanno a 350 bpm, e che raggiungono i suoni speedcore. Renard è un dj che potrebbe non piacere a tutti, ma secondo me -e lo dico da compositore elettronico esordiente- è probabilmente uno dei migliori dj della musica elettronica più spinta, ed anche il mio preferito. Se volete sentire i suoi brani sotto tutti i diversi nomi da lui utilizzati, andate su lapfoxtrax.com, sito ufficiale dell'etichetta discografica.

Falangher.