Sul panorama delle rock band emergenti arrivano i WellBad, direttamente dalla Germania, per proporci il loro blues, che sembra arrivare dal delta del Mississippi, ispirandosi ad alcuni dei migliori bluesmen di sempre: Willie Dixon, The Black Keys e Tom Waits.
Andiamo ad analizzare i brani.
Il primo pezzo è Dark Days Come, che ci inserisce subito nell’atmosfera coinvolgente del delta blues. La prima cosa che si nota è la particolarissima voce del cantante: scura e tetra, porta quasi un’aria di malinconia al pezzo.
Il secondo pezzo è Carry On; la chitarra entra insieme alla voce che mi sbalordisce sempre più. E’ una ballata molto particolare, molto apprezzabile.
Il pezzo seguente è Tempted. Purtroppo a mio parere il pezzo suona ripetitivo e simile alla precedente Dark Days Come. Può risultare noioso dopo alcuni ascolti.
Nel complesso la band è molto preparata musicalmente, inoltre la scena emergente odierna necessitava di voci nuove come questa, nonostante la ripetitività dei brani. Consiglio l’ascolto.
Falangher.
falangher@emergenza.net
RECENSIONI
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2012ottobre