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30
2004luglio
LA COMPILATION EMERGENZA USA
... ascoltata da Wiz of Oz!
…..Finito l’effetto di una pozione magica autosomministratami che mi ha tenuto in un letargo lisergico per alcune (beate ) settimane, eccomi a voi ed alla “nostra” rubrica. Il disco del quale vi parlerò oggi è la COMPILATION U.S.A. di EMERGENZA.
CONSIDERAZIONI. E’ difficile, in questi casi, non crearsi delle aspettative (non bisognerebbe crearsene mai in assoluto), alla luce degli ascolti e delle relative recensioni fatte durante l’anno. E’ difficile non crearsene anche in considerazione del fatto che questo è il primo anno dello svolgimento di EMERGENZA negli States e la curiosità riguardo ai gruppi che vi partecipano è notevole! E le aspettative sono state rispettate tutte, nel bene e nel male. In che senso?
NEL BENE. Nel senso che il livello delle band è altissimo, il suono e le produzioni sono centrate ed equilibrate, tali da portare le registrazioni ad uno standard elevatissimo; siamo di fronte a prodotti professionali, e questo va solamente a favore dei gruppi.
NEL MALE. Nel senso che manca però quel guizzo di inventiva, quell’osare strade impervie di chi, non dovendo rispondere (ancora) a rigide leggi di mercato, può liberare la propria vena creativa muovendosi con una certa imprevedibilità. QUINDI l’80% del prodotto (e delle band) di questa compila è già buono per una fruibilità da F.M. che, per quanto mi riguarda, è la delusione più grande.
Ragazzi, non facciamo ancora parte del meccanismo di mercato e già siamo così “allineati e coperti”?
L’apertura del disco è affidata ai GHETTO BILLIES da CHICAGO, ed è il sigillo al discorso appena fatto; HIDING OUT è un brano perfetto, accattivante e cantabilissimo, giocato su rock and roll a base di “riffetto” di chitarra crunch dove giostra un magistrale vocals in bilico tra melodia e ritmo. Stop giusti e coretti rifiniscono il lavoro, con la ritmica che va dritta come una locomotiva in rettilineo……non c’è da preoccuparsi, il pezzo è bello, i ragazzi sono ok, LA MAMMA PUO’ STARE TRANQUILLA…….
E quando parte la traccia 2 con BARTLEY FRITZSCHE anch’essi da CHICAGO con la loro HELLO, HELLO, ci sentiamo confortati dal fatto che l’impressione di “sicurezza” data dal primo brano non è stato un fatto isolato…qui siamo di fronte ad un brano molto cadenzato dove la melodia, facile da ricordare, ha la sua bella risposta nell’accordo di chitarrina e le percussioni nell’inciso pre-chorus non fanno altro che “addolcire il miele”. Accidenti è veramente carina ‘sta canzone, ti prende veramente (GASP! Che coretti nell’apertura….eh santi Beatles se non ci foste stati voi….) ma……… MANCA L’AGGRESSIVITA’!
Ecco ora i CHAD LA MARSH da BOSTON con SCREAM OUT LOUD; qui l’atmosfera è più soffusa, forse anche più cupa, sarà la melodia un po’sofferta e malinconica, sarà quella chitarra in accordi in “minore”. Ma la strofa, non particolarmente incisiva è più un preludio all’apertura…..siiiiiiiii, eccolo, fenomenale! Si apre in un ritornello veramente grandioso dove le chitarre in lontananza rinforzano l’incedere del ritmo gia accattivante di suo e la linea melodica ti si fissa nel cervello lasciandoti senza via di scampo. Questo brano può essere un vero tormentone radiofonico/estivo. PROFESSIONALI.
Poi è la volta di ROCKMASTER GENERAL, WASHINGTON D.C. con la loro NEED 5 DRONES. Questo è un brano estremamente “crossato” tra accentazioni melodiche di richiamo ’80 ed innesti proto-latini con tanto di canto in spagnolo e suoni di tromba. L’idea potrebbe essere buona ma non si capisce dove si vuole andare a “parare”. Il brano da solo può dare un’idea di frammentarietà e bisognerebbe conoscere altre canzoni del gruppo per capire questa band e poterne dare, in tal modo, un giudizio più equilibrato ed omogeneo. DA RISENTIRE.
Traccia 5 affidata ai SANITY da BUFFALO, con CLOSE MY EYES. E’ un brano “piacione” nel senso che punta anch’esso alle facili linee melodiche con strofa intrigante (chitarre acustiche, violini e voce calda e rassicurante) e ritornello cantabilissimo (melodico, chitarro