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LOST PROPERTY OFFICE

Da Roma con sentimento!



Un ‘Ufficio Oggetti Smarriti’ dove conservare, ricercare e recuperare sogni, emozioni, sentimenti, tutto ciò che nella vita quotidiana si perde, soffocato dalla routine. Sono passati già nove anni dalla nascita della band romana, e nonostante rivoluzioni, abbandoni, sostituzioni, il nome è rimasto un punto fermo, perché non è cambiato ciò che vuole esprimere, così come invariati sono rimasti i ‘pilastri’ Daniele De Santis, voce e chitarra acustica, e Roberto Piferi, basso. La storia dei Lost Property Office inizia in modo molto classico: sono nati sui banchi di un liceo di Ostia, dall’amore per il rock inglese e americano ereditato da padri e fratelli maggiori; inizialmente si sono cimentati nelle cover dei gruppi preferiti: U2, Radiohead, Nirvana, Pearl Jam; Daniele ha provato a confrontarsi col suo grande mito, Jeff Buckley, (‘ispira la mia musica e il mio modo di cantare, ma non ho mai cantato un suo pezzo!’). Sono cresciuti e maturati, affrontando anche separazioni e rotture. ‘Quando si è amici, tutto è ancora più complicato; le nostre divergenze sono sempre state limitate all’ambito artistico, ma le separazioni sono state comunque dolorose…’ Nel 2002 Dario De Santis (fratello di Daniele) è diventato il nuovo batterista (‘è partito da zero, ha studiato dieci ore al giorno, ora è il più tecnico di tutti!’ racconta Daniele con orgoglio), nel giugno 2003 si aggiunge Marco Matacotta alle tastiere, e all’inizio del 2004 Antonio Calvosa sostituisce lo ‘storico’ chitarrista Stefano Scipioni, che deve lasciare Roma per motivi di lavoro… innesti non facili, che ogni volta costringono la band a ripartire da zero tra discussioni infinite, ma nello stesso tempo a crescere in consapevolezza dei propri mezzi e ad arricchirsi musicalmente: i nuovi membri portano idee, orizzonti e culture musicali diverse… Ed è così che emerge prepotentemente quella magica alchimia che sta rendendo i LPO sempre più popolari: ‘Siamo consapevoli che la nostra forza non è tanto la tecnica, quanto la passione di creare, scoprire, mettere insieme idee e spunti. Partecipiamo tutti alla creazione dei pezzi: Daniele è un vulcano di idee, Roberto mette in ordine, ognuno dà il suo contributo. È come se scattasse una scintilla, una magia…’ La stessa che scatta nei loro live: una delle qualità più notevoli dei LPO è proprio la capacità di stabilire un contatto col pubblico, realizzare una sorta di osmosi in cui l’energia e il sentimento si accrescono a vicenda. Non è un caso se sono stati sempre i più votati dal pubblico, in tutte le serate di Emergenza in cui hanno suonato: ‘una delle nostre maggiori soddisfazioni è stata proprio l’essere apprezzati ben al di fuori del gruppetto di amici che ci portavamo ai concerti… dagli addetti ai lavori, ma anche da gente che non ci aveva mai sentito, che magari era venuta per votare altri.’ Il 2004 è stato l’anno della svolta: la nuova formazione, la partecipazione all’I-Tim tour, la selezione del loro demo da parte di un programma di Radio Rai… e ovviamente la vittoria di Emergenza a Roma. ‘siamo ancora increduli per quanto ci è successo, ma a un certo punto, vedendo il favore che ottenevamo, abbiamo iniziato a crederci per davvero, anche se i gruppi della finale erano tutti fantastici e la lotta è stata dura. L’esperienza di Emergenza ci ha fatto crescere moltissimo, soprattutto in coesione e feeling sul palco… Quello della finale è stato il nostro miglior concerto, saremmo stati felicissimi anche solo per questo.’ Ma ora c’è Taubertal che li aspetta…prepariamoci a un’altra esplosione di emozioni.