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EMERGENZA, IL CANADA...GIOVANI PRODUZIONI CRESCONO

Parlano i manager degli Zen e di Emergenza a Roma e Napoli



‘Qui, nella provinciale Italia (per ciò che riguarda l’ambito rock), Emergenza è l’unica realtà che dà a una giovane band l’opportunità di suonare all’estero, facendosi conoscere e anche apprezzare’ e se lo dice Gianluca Bertogna, reduce dallo showcase canadese degli Zen, di cui è uno dei manager, c’è da crederci. Marco e Gianluca sono da anni una delle colonne dell’ufficio romano di Emergenza, e proprio in quest’ambito hanno ‘scoperto’ una delle realtà più interessanti del panorama rock nazionale, gli Zen, vincitori dell’edizione romana e terzi classificati alla finale internazionale del Taubertal nel 2001. E poi… la band ha aperto per due anni di seguito l’Heineken Jammin Festival, e poi l’unica data milanese dei Linkin Park e dei Black Rebel Motorcycle Club. Gianluca ci ha portato il video/documento che i suoi pupilli’ hanno girato in Canada, e noi lo presentiamo in esclusiva ai nostri navigatori (sta per arrivare!. Come è stata l’esperienza canadese e, soprattutto, che cosa ha significato? Davvero unica: mai mi sarei aspettato un tour così ben organizzato. La nostra esperienza in tale campo è molto ampia (Litfiba, Renga, Cammariere, il musical “I Dieci Comandamenti”) ma il Canada è stato davvero la realizzazione di un sogno. Emergenza e gli sponsor hanno garantito un palco, una strumentazione e un’assistenza tecnica di qualità assoluta, potete immaginare cosa questo significhi per una band come gli Zen, che ha nell’impatto sonoro uno dei punti di forza. Inoltre, è stato possibile consentire al pubblico l’ingresso gratuito, cosa importante perché l’evento aveva comunque come protagoniste band sconosciute. Soltanto ad Ottawa, alla fine sono affluite 1200 persone, e modo migliore per testare il “sound fallico” degli Zen (definizione di un illustre addetto ai lavori!) non poteva esserci. È sicuramente un buon segnale per tutti i ragazzi che suonano. Grazie a Emergenza, è finalmente possibile uscire dalla dimensione provinciale e studentesca per entrare in un clima internazionale e professionistico. Tutto questo arricchisce, spinge a dare sempre il meglio, anche in cose apparentemente piccole come la puntualità, ed è importantissimo per la maturazione di un gruppo musicale. È anche la dimostrazione che, quando ci sono le capacità produttive e organizzative, è possibile che un prodotto italiano sia non solo apprezzato all’estero, ma addirittura dispieghi le sue potenzialità meglio di quanto possa fare da noi. Per certi versi, la realtà americana ha molto da insegnare ai giovani musicisti italiani, ad esempio è incredibile come le band (anche quelle senza contratto!) si impegnino costantemente per autopromuoversi in tutti i modi: demo, adesivi, magliette, zainetti, portachiavi, anche semplici fogli di carta con i dati dei musicisti. Per un produttore musicale è molto importante lavorare in un ambito internazionale? Assolutamente sì. Lavorare all’estero è un privilegio, perché dà la possibilità non solo di scoprire le tendenze più innovative, ma soprattutto di far conoscere le nostre produzioni. È pressoché impossibile che un gruppo riesca a farsi conoscere dall’Italia inviando demo. Emergenza dà delle prospettive concrete, ed è un punto di riferimento fondamentale per una band che voglia avere una dimensione internazionale. È una grande sfida, ma anche un’esperienza indimenticabile per i ragazzi… Infatti il video vuole essere un breve documentario di un viaggio esaltante, con ragazzi poco più che ventenni desiderosi di suonare e di divertirsi, nonostante un contesto così esigente. Tre giorni di seguito di concerti, senza day off, senza dormire se non ‘on the road’ durante i lunghi spostamenti in pullman… è molto divertente, è stato girato e montato dai ragazzi stessi, ed è accompagnato da un brano emblematico sin dal titolo, ‘I was there’. Domanda di rito: progetti per il futuro? L’anno prossimo uscirà il nuovo album degli Zen. La lavorazione è durata molto, l’abbi