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12
2003dicembre
ILARIA VINCE L'ACOUSTIC SHOWCASE ITALIANO
Good vibrations a Livorno
Un concerto acustico ti permette anche di stare lì ad ascoltarlo tutto ad occhi chiusi, se vuoi. Dondoli la testa seguendo il sound che ti entra nelle ossa. Ti fai cullare dalle vibrazioni del palco... piacevoli e sorprendenti (quanta bravura in quelle 3 ore di note!) L’artista, invece, sa che l’occasione è giusta per dimostrare ancora più chiaramente il modo d’interpretare la propria musica. Le note arrivano chiare, le melodie sono distinguibili più nettamente e se hai anche dei testi interessanti, vai tranquillo che il pubblico riuscirà ad apprezzarli. Questo è ciò che è successo domenica 7 dicembre al The Cage Club di Livorno, in occasione della finale italiana dell’Acoustic Showcase.
Gli obiettivi ufficiali erano due. Primo, scegliere la band che avrebbe avuto accesso alla finale internazionale di Parigi del 13 dicembre. Secondo, dare in premio una splendida chitarra Ovation (che insieme a Remo e Takamine ha reso possibile la realizzazione delle serate acustiche) al gruppo più apprezzato dal pubblico presente in sala. Ma, non inaspettatamente, è sbucato anche un terzo risultato: locale stracolmo, pubblico ipnotizzato, artisti che si intruppavano sotto-palco alla fine della propria esibizione per godersi quelle successive… insomma è venuta fuori anche la serata perfetta! Al Cage, si sono alternate sei “realtà musicali” molto diverse fra loro, arrivate dalle città in cui si sono tenute le serate eliminatorie: da Bologna, gli Aftonia ci hanno regalato quattro ballate di rock italiano: magnifica la voce femminile, e il controcanto al basso; i torinesi Les Oiseaux si sono rivelati degli ottimi strumentisti, energici e compatti, vagamente ispirati a Vinicio Capossela: il loro finale afro ha davvero fatto ballare l’intera sala.
Da Livorno c’erano gli Egon e gli Unsifted (che all’ultimo momento nei camerini hanno cambiato nome… “Ovulation”… la formazione non era quella tradizionale): i primi hanno creato atmosfera con esperimenti sonori interessanti, a cominciare già da un sognante intro chitarra acustica e classica; i secondi (che, ricordiamolo, aggiudicandosi il consenso del pubblico, si sono portati a casa una splendida e lucidissima chitarra Ovation in premio) hanno presentato un repertorio decisamente incentrato sulle voci e ci hanno fatto sognare, tra l’altro, con uno splendido omaggio ai Red Hot Chili Peppers. Da Treviso, poi, GuitarBo: lui, la sua chitarra, una gran voce e virtuosismi sonori allo strumento.
Infine, visto che è la vincitrice che accede alla finale internazionale, la milanese Ilaria,
bravissima… La giuria tecnica l’ha premiata giustamente, sa usare bene la sua splendida voce (notevole la cover di Tori Amos, interpretata con grande rispetto) ed era accompagnata da ottimi strumentisti (grande, a mio giudizio, il percussionista).
Ah! Dimenticavo… Ilaria a Parigi ci va davvero e si gioca la possibilità di volare (ed esibirsi) a Los Angeles in occasione del Namm (dove l’industria musicale mondiale si riunisce a Gennaio) e a Francoforte per la Frankfurt Messe di aprile.
Insomma, il prossimo anno ne facciamo di più di serate acustiche…?