NEWS
1
2003novembre
TREVISO ACUSTICA
Bella serata al New Age di Treviso, dove i gruppi, in successione, hanno fatto respirare al pubblico un gran pathos, anche grazie alla complicità delle luci giuste e della strumentazione acustica, che regalano sempre un colore particolare agli eventi.
E meno male, perché se quest’estate per la finale mi sono perso lo Zelig in Tour a Torino, stavolta c’erano gli Stereophonics a Milano, gruppo che, guarda caso, le chitarre acustiche le sa usare molto bene e sta in alta classifica tra le mie preferenze personali…
Ahimè, alle volte com’è tiranno il lavoro, ma la prestazione dei “ragazzi” e la bella partecipazione del pubblico hanno fatto sì che non mi sentissi così triste per non essere al Mazda Palace.
Ma basta parlare dei fattacci miei e veniamo al dunque, cioè al racconto della serata, che vi snocciolerò come una telecronaca di Sandro Ciotti.
Dello svolgimento e delle caratteristiche generali della serata vi avevo già preannunciato nel mio precedente intervento, quindi mi limito ad un breve riassunto: serata acustica, 5 gruppi sul palco, giuria popolare che regala una chitarra acustica Takamine alla migliore band, giuria tecnica che manda il gruppo migliore alla finale di Firenze. Ma tanto, lo sapevate già, quindi passiamo oltre…
Ore 22, inizia la serata… in realtà siamo un briciolino in ritardo, ma facciamo finta di niente… mentre il New Age inizia a brulicare di gente sale sul palco Guitarbò. L’atmosfera non è ancora calda, la gente si sta salutando, è appena entrata ed è ancora un po’ distratta. Lui è solo sul palco, con la sua chitarra, un delay e lo slide nell’anulare ma non si fa minimamente intimidire e con poche note infiamma la platea…
Lui, un po’ Ben Harper, un po’ B.B. King, canta con voce calda e circuisce il suo strumento quasi in un amplesso sonoro, un vero spettacolo, ho i brividi. Tocca ai N.A.M.E. in versione “duo” e i ragazzi fanno vedere che ci sanno fare, che l’acustica non li imbarazza, lavorano bene con le armonizzazioni vocali, fanno un po’ di cabaret e ci riportano tutti all’infanzia, con una bella versione della Colonna Sonora de La Storia Infinita, film che tutti avremo visto almeno una volta. Gli Eikasìa (che scrivo precisando l’accento, così nessuno sbaglia più la pronuncia, che figuraccia che ho fatto!!!). Loro, in formazione completa, ci fanno viaggiare su atmosfere soffuse, dolci e cariche allo stesso tempo, il pubblico apprezza e non teme di dimostrarlo a suon di applausi. Arriva il turno degli Iyv. L’unplugged ad Mtv di Nirvana ed Alice In Chains li hanno studiati bene, mettono sul piatto tre chitarre, più basso e percussioni, e cercano, con uno show accattivante, di portare il pubblico dalla loro parte. La chiusura spetta ai Si:pja, anche loro in due. A tratti due chitarre, a tratti chitarra e violino, comunicano una vena nostalgica e degnamente chiudono la carrellata di esibizioni.
Siete ancora con il fiato sospeso perché non vi ho detto chi ha vinto? Scusate, sono un po’ distratto, mi sono fatto cullare dal ricordo della serata. Gli Iyv, come nelle loro intenzioni, si sono ben accattivati le simpatie del pubblico, andando a toccare i tasti giusti e si sono portati a casa la chitarra Takamine, che hanno poi cercato di barattare con birre gratis per un anno, con uno dei soci del New Age. E un bel viaggetto nella capitale dell’arte se lo fa invece il caro vecchio Guitarbò. Come rimanere indifferenti davanti al suo gran feeling con la chitarra, che sembra un prolungamento delle sue mani?
Tutti contenti, alcuni un po’ “allegri”, nell’accezione etilica del termine, abbiamo dato congedo anche a questa avventura, ancora golosi e pronti a sfamarci con Emergenza 2004. Alla prossima