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EMERGENZA MILANO 2003 PROVA A ROMPERE UN LUOGO COMUNE:

Quello che vuole gli italiani capaci solo di fare la pizza e suonare il mandolino



Lunedi 5 maggio 2003 Corso XXII Marzo a Milano. Alle sei del mattino uno dei club piu’ noti al mondo apre di nuovo le porte ad Emergenza Festival. Sono qui per provare l’emozione di vedere le porte del bilico aprirsi e scaricare nel Rolling Stone le luci,l’impianto i mixer il backline e quei magici tecnici che esaltano da mesi le nostre bands….che in poche ore renderanno tutto possibile. Alle 20:30, a pochi minuti dall’apertura delle porte e’ tutto pronto…i check sono terminati il palco e’ di nuovo in ordine…l’atmosfera e’ magica…tra 15 minuti si parte… La mente va ai gruppi che hanno partecipato quest’ anno…tantissimi sono partiti…tanti ci hanno lasciato e molti ci lasceranno dopo queste sette semifinali…so’ gia’ che la partita sara’ avvincente e giocata bene da tutti…ogni band ha avuto piu’ di un mese per preparare al meglio questo concerto…sono tutti in generale di buon livello,alcuni mi hanno colpito per la tecnica, altri per l’originalita’ e per le emozioni che hanno saputo suscitare in me…e credo nessuno voglia farsi sfuggire la finale… 24:30…e’ finita da poco…., serata intensa e senza dubbio all’insegna del suono distorto! Questa prima semifinale se la aggiudicano gli ILLUSORIA band di Novara, vincitori alla grande,con un sound deciso ed una potenza senza limite. La seconda semifinale e’ stata dominata da un sound skanzonato, pulito e preciso. Una ventata di freschezza irresistibile…ottima performance da parte dei The UNDERS, ultimi in scaletta, ma al primo posto nella serata! Mercoledi 7 maggio vincitori senza alcun dubbio i ROSACOLETTI capaci di conquistare, con il loro pop, anche la parte di me che ama il rock pesante e l’heavy metal! Bella la presenza del contrabbasso e di tutte quelle atmosfere scanzonate che fanno di questa band una realtà davvero promettente. Il “secondo girone” iniziato lunedì 12 maggio ha proposto una scaletta composta, a mio parere, da gruppi davvero in gamba…nessuno escluso! Tra tutti spiccano i MEPHISTO vincitori ex aequo con i BID-ZOGO. Ambedue le band hanno saputo imporsi: il loro suono è potenza pura, la loro presenza sul palco è massiccia e credo si siano davvero meritati il passaggio alle finali. Saranno da tenere d’occhio anche gli INVIBRA con il loro crossover che strizza l’occhio ai Deftones. Proseguendo si arriva fino a martedì 13 maggio, serata vinta dai LOW-F, il loro punk ti entra in testa, piacevole da ascoltare ed i ragazzi sanno stare bene sul palco! Per loro non è stato poi cosi semplice passare il turno. Il livello della serata era molto alto, soprattutto grazie ai MAMA THEY SHOT ME e agli M 81. I primi propongono un rock veramente accattivante, buoni i riff, le ritmiche, e la voce che a volte ricorda un po’ il vecchio Kurt. I secondi fanno un genere completamente diverso, ma hanno delle ottime carte da giocare. Prima su tutte quella della voce femminile: potente, pulita, intensa. Tutti i componenti della band conoscono bene il loro strumento e le canzoni sembrano favole di una tribù indiana. Insomma ad Emergenza Rock ce n’è proprio per tutti i gusti… 19 maggio, ultima settimana.. data davvero avvincente: i CURBSTONES, giovanissimi, sono migliorati tantissimo e mi sento quindi in dovere di menzionarli perche’ il loro grunge sta piano piano prendendo forma e anche per sottolineare lo stimolo che evidentemente Emergenza Rock ha dato loro. I DIEMMEBI in formazione classica basso chitarra e batteria offrono un bel rock d’autore, qualche spunto preso dai grandiosi Afterhours, ma comunque la loro originalita’ fa’ da padrona a quella dei LAST FLIGHT anche loro giovanissimi, belli energici e indubbiamente con buone potenzialita’. Vincitori indiscussi i CATOBLEPA, cover band ineccepibile che ha proposto un meraviglioso medley terminato con una divertente “discussione telefonica del cantante”…. Martedi’ 20 maggio si conclude quindi il capitolo semifinali che vede ancora protagonisti i REVOC ON: il loro crossover e’ davvero innovativo e sul palco danno sempre<