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EMIL BULLS: Energia e talento lungo le strade dell'Europa.

Reportage sulle date italiane della più grande band emergente tedesca.



A due anni dall'uscita del loro fantastico esordio "Angel delivery Service" e a 3 mesi dalla pubblicazione del loro nuovo album "Porcelain", gli Emil Bulls hanno voluto concerdersi un tour un po' speciale nella penisola italiana. L'intenzione era di sondare come avrebbe reagito il pubblico italiano al loro new rock e all'impressionante live show. Per una volta dunque, lasciato il lussuoso Nightliner della Jägermeister in garage, i sei Bulls + crew sono tornati alle origini rispolverando la loro BULLS-Mobile (un Mercedes Sprinter "customizzato" cioe' con hifi, tv e addirittura tavoli da birreria bavarese) e lasciandosi alle spalle i tours sold out di Germania e Austria. Prima tappa Livorno, Cage Club. La sera, dopo una pastasciutta che gli rimarra' positivamente nei ricordi per tutto il tour (grazie Cage!) sono almeno 300 le persone ad attenderli, un pubblico in gran parte composto da Bands di Emergenza, curiose di vedere i loro "pari" dalla Germania che ce l'hanno fatta. A iniziare la serata sono i bravi Project Zero, con il loro new metal ben fatto. Poi salgono sul palco i Bulls. I cinque mesi di pausa live si sentono un po' nelle ossa e i primi tre brani sono ancora un po' insicuri cosi' come la loro presenza sul palco. Poi il concerto prende velocita' e si comincia a capire cosa ci sia di davvero speciale in questa band. Il pubblico se ne sta li', qualcuno a bocca aperta, forse a cercare di individuare che tipo di sound sia davvero quello che i Bulls propongono: new metal? Alternative? Crossover? O forse davvero il "pop piu' duro del mondo" come il cantante Christ da sempre definisce ridendo la musica del suo gruppo? Il giorno dopo, visita d'obbligo a Pisa, il tentato acquisto di un paio di bandiere di "Pace" (tutte esaurite!) e poi si arriva al grandioso Cencio's di Prato. Palco imponente, ma i Bulls hanno suonato anche al Rock Am Ring davanti a 10.000 persone, quindi tutto in regola. Da questa sera e fino alla fine del Tour il support lo fanno gli Envision. Davvero grossa e solida band di hardcore, conquistera' anche i Bulls, che li inviteranno poi per un paio di date con loro in Germania. Stavolta la performance dei tedeschi e' potente fin dall'inizio e le centinaia di persone che si radunano davanti al palco se ne stanno li' ad occhi fissi su quel vortice di balzi, pose e ammiccamenti tra Who, Korn ed Hellacopters, travolti dal muro di suono. La cosa strana e' che pero' il pubblico non balla, ne' poga. Osserva interessato come se si trovasse ad un concerto jazz. Per i Bulls la cosa e' quasi paradossale, si aspettavano dal pubblico toscano un altro calore. Ma si sa quanto sia difficile che questo pubblico si lasci andare per artisti ancora poco conosciuti. Il calore auspicato i bavaresi lo troveranno pero’ al New Age di Treviso dove finalmente l'audience si scatena, pogando selvaggiamente. I Bulls si ritrovano finalmente nel loro ambiente naturale e danno il meglio di se'. Prima del concerto addirittura, una coppia di Bolzano si avvicina timidamente alla band. Dopo averli visti l'anno scorso ad un open air al confine austriaco, hanno perso la testa per loro e sono venuti giu' a Treviso per l'occasione. Canteranno a squarciagola ogni canzone del vecchio album e cercheranno di memorizzare avidamente i refrains del nuovo. Il giorno dopo, concerto per pochi intimi al Calamita (ottimo locale vicino Parma) e la piu' devastante performance dei Bulls di questo tour. E' chiaro a tutti quanto i bavaresi siano rimasti una band che ha voglia di suonare sempre e comunque, non importa quanto pubblico ci sia. Dopo il concerto si rimane ancora a bere e a chiacchierare fino all'alba. Anche questa una cosa che i Bulls fanno sempre molto volentieri... Si chiude cosi' un tour divertente e utile a capire come funzionano i nuovi pezzi, il nuovo equipment. Ma anche soprattutto un tour all'insegna del "miglior catering mai avuto"...