NEWS
2
2002novembre
I VOLTI NUOVI DELLA MUSIC INDUSTRY/2
Ritratto di Patrick Schuleit. International Sales Manager per Crate e Ampeg della St. Louis Music nel Missouri.
Patrick Schuleit:
Alla ribalta della music industry internazionale
Sono le 17.12, di un lunedì di fine ottobre, ore 9.12 a Saint Louis, USA. Al telefono ho Patrick Schuleit, Direttore Vendite Internazionali della St. Louis Music, compagnia americana che sviluppa, produce e distribuisce sul mercato mondiale strumenti musicali, amplificatori ed accessori. (Ampeg, Crate).
Patrick, appena trentenne, e’ in carica presso la St. Louis Music da poco più di anno. Parla con entusiasmo del suo lavoro che gli permette di viaggiare molto e di incontrare tante persone dai molteplici background culturali. “Viaggiare e’ sicuramente l’aspetto più interessante del mio lavoro benché gli aeroporti e i rigidissimi controlli di sicurezza, ne siano la parentesi più noiosa e stancante”.
Con un bachelor di Storia in tasca, ma “una passione per la musica da sempre”, la sua carriera nella music industry appare certamente brillante. “La mia età mi rende più interessato ed entusiasta a fare cose nuove, a provare, a cercare. Per la gioventù d’oggi, non e’ tutto più facile. Di questo bisogna essere consapevoli. Quando ero ragazzo io non c’erano ancora i telefonini o 300 canali satellitari tra cui scegliere!”. Gli sembra che in ogni modo sia un segnale positivo “che, nonostante l’enorme scelta, ci sia qualcosa che accomuna gli adolescenti. Basta guardare all’enorme successo di Britney Spears”. Per quanto riguarda la musica emergente, mi dice senza esitare che ci sarebbe bisogno di una grande chitarrista donna, una Britney che sappia anche suonare uno strumento.
Patrick si rivela un attento osservatore del nostro vecchio continente: “L’Europa ha in comune solo la moneta, per il resto ogni paese è un mercato differente, culture e approcci diversi”. Qual'è la maggior differenza fra la musica emergente negli USA e in Europa? “Negli States tutto e’ molto più grande e il clima musicale in genere mi sembra migliore. I locali offrono spettacoli live semi professionali. In Europa di questi locali ce ne sono di meno e conseguentemente ci sono meno concerti”. Le cause di questa diversità? “Tra l’altro potrebbero risiedere nell’abitudine USA a pagare un biglietto d’ingresso per ogni club, anche quando non c’e’ musica dal vivo. Se in Europa non si paga un biglietto neppure quando suona un gruppo, come potranno essere pagati i musicisti?”
Questo e’ uno dei motivi per i quali Patrick ritiene sia importante collaborare con Emergenza. “Questo festival, ha un tipo di approccio e di organizzazione che creano le condizioni per stimolare la musica dal vivo. Ai concerti live vengono in tanti. Amici delle band, le band stesse, non solo per suonare ma anche per ascoltare altri, e in genere i tanti che amano la musica dal vivo. Forse cosí riusciamo ad allontanare per un po’ la gente dai videogame e dai cellulari”.
Ma c’e’ dell’altro. “Un festival come Emergenza ci permette di far vedere e provare a tanti giovani musicisti materiali nuovi, spesso più potenti di quelli usati in sala prova o nella propria camera da letto”. E mi cita il BB300 della Crate, nuovissimo e potentissimo amplificatore per chitarra da 300 watt. E attenzione: sarà presto messo a disposizione dei musicisti di Emergenza!
Dopo aver verificato il suo amore per ogni genere di musica, “eccetto quella country”, chiedo a Patrick quale sia il suo sogno nel cassetto. “Da piccolo volevo fare la rock star, ovviamente. Oggi, se non lavorassi qui, vorrei essere istruttore di surf o maestro di sci. Ma in futuro vorrei essere indipendente, non solo per la libertà che ti da’ ma soprattutto per sviluppare il prodotto-musica che da qualche parte nel mondo c’e’ già, ma che ha bisogno di una rinascita, di qualcuno che creda alla sua importanza.
Sogno nel cassetto o missione da compiere?