Sabato 13 giugno, sul palco di Stazione Birra si apriranno per gli Hidden Stream, le porte per la finale regionale romana di Emergenza! La band vincitrice della serata parteciperà alla finale nazionale che a fine giugno si terrà all'Alcatraz di Milano. In attesa di scoprire se saranno proprio gli Hidden Stream a rappresentare la regione lazio, scopriamo qualcosa in più su di loro attraverso questa intervista!
Ecco cosa ci hanno raccontato!Ciao ragazzi! Tanto per cominciare...”Hidden Stream” a cosa è dovuto questo nome?
Ciao, dopo molti anni di attività come tribute band dei Pink Floyd (con il nome di Us and Them), abbiamo deciso, anche in concomitanza con significative modificazioni di organico della band, di cominciare a lavorare brani di "produzione propria". A questo punto, anche il nome stesso della formazione, così esplicitamente Floydiano cominciava a vacillare e, su proposta del nostro batterista Paolo, abbiamo deciso di dare espressione a quella forza interiore, la "Corrente Nascosta" che ci fornisce la forza di incontrarci, non più giovanissimi e dopo una giornata lavorativa, in sala prove e dare il meglio di noi.
Raccontateci qualcosa in più su di voi. Quando nasce questa band e cosa vi ha spinti a suonare insieme...
Come ti accennavamo precedentemente, il gruppo è in attività da circa un decennio. Nasce per la comune passione nei confronti della geniale musica dei Pink Floyd e, in questa veste, ha avuto modo di esibirsi in locali, feste all'aperto e, soprattutto, concerti di beneficenza da noi organizzati, sempre con l'ottica "no-profit", che ci hanno visto protagonisti in alcuni teatri della nostra città. Da circa tre anni, invece, grazie anche alla prolifica capacità compositiva di alcuni di noi (tra tutti spiccano il cantante-tastierista Max ed il batterista Paolo) ci siamo dedicati esclusivamente a brani originali, fortemente connotati da sonorità Prog-Rock. La formazione attuale, che nasce da una sorta di "selezione naturale", è particolarmente funzionale alle nostre esigenze compositive. Siamo sette, ormai maturi, provenienti da culture musicali anche diverse e questo, secondo noi, fornisce particolare forza al nostro sound. In più c’è un ottavo elemento, che non potrà partecipare ad Emergenza, che cura immagini, luci e video che sono parte integrante delle nostre esibizioni live a tema.
Come mai avete scelto Emergenza? Cosa vi ha attratto di questa particolare competizione tra giovani band?
Per nostra precisa scelta non siamo mai stati particolarmente attratti dai contest, ma ci sembrava giunto il momento di presentare la nostra produzione ad un pubblico più ampio rispetto a quello che ci segue da tempo. Emergenza ci ha affascinato per la sua vocazione internazionale ed abbiamo avuto conferma delle nostre impressioni da subito, grazie alla professionalità delle persone con le quali ci siamo interfacciati. Ci è piaciuto molto suonare sui palchi di Emergenza sia in occasione delle gare ufficiali, sia quando, ospiti fuori gara, ci siamo esibiti a Perugia, dove abbiamo trovato uno staff di eccezionale professionalità ed ospitalità ed un pubblico veramente molto caldo.
Descrivetevi con tre semplici parole.
Amici.
Simpatici.
Gentili.
Avete qualche preoccupazione in particolare rispetto a questa competizione?
No, sicuramente cercheremo di fare il nostro meglio. I pezzi che abbiamo scelto per la finale regionale sono eterogenei, per intenzione e sonorità ed abbiamo preparato gli arrangiamenti con particolare cura, anche in relazione alla necessità di dover "colpire nel segno" nel breve tempo che abbiamo a nostra disposizione.
Arriverete alla finale nazionale?
Siamo consapevoli che la nostra produzione è di nicchia, ma non viviamo questa condizione con soggezione. Crediamo nella qualità dei nostri pezzi e, sicuramente, daremo battaglia fino alla fine.
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10
2015giugno