Sabato prossimo, ovvero il 13 giugno a Stazione birra, gli Andromaca ci regaleranno una loro nuova performance, in occasione della finale regionale romana di Emergenza Festival. Nel frattempo abbiamo chiacchierato un po' con loro.

Ecco cosa ci hanno raccontato in questa breve intervista!


Ciao ragazzi! Allora, diteci un po': chi sono gli Andromaca, quando iniziano a suonare insieme e cosa hanno fatto fino ad ora.
Andromaca rappresenta un gruppo di ragazzi che scrivono e suonano musica insieme da due anni e mezzo circa. Alcuni di noi sono amici da una vita, altri lo sono diventati a partire da questa esperienza. Dopo il liceo avevamo voglia di iniziare un progetto maturo da poter coltivare con una convinzione sconosciuta nell'ambito dei gruppi liceali, che avevamo in precedenza. Da quell'inizio abbiamo prodotto il nostro materiale e ci siamo dedicati a svilupparlo in modo direi maniacale, fino ad esserne del tutto convinti. È stato un processo lungo, ma non ci siamo mai accontentati. Ora sentiamo che questo ciclo è giunto a compimento e quest'estate registreremo un disco.

Quanto spazio occupa la musica nella vostra vita e come riuscite a conciliarla con i vostri impegni quotidiani?
Per noi fare musica non è una professione o qualcosa funzionale al raggiungimento di uno status, è semplicemente un bisogno. È qualcosa che occupa sicuramente molto spazio nelle nostre vite e non è facile organizzarsi, considerando anche che uno di noi vive in un'altra città. Ma ecco, se uno ha un bisogno che non riesce a trattenere, alla fine è il bisogno stesso che si impone nell'economia della vita, indipendentemente dalla programmazione o dalla razionalità.

Come vi state preparando per la finale regionale? Porterete brani nuovi?
Non c'è una preparazione particolare. La prendiamo come un'occasione per fare esperienza di live, niente di più.

Conoscete, ovviamente, la finale mondiale di Emergenza all'interno del Taubertal Open Air Festival. Ci pensate mai a quel traguardo? Sareste pronti a suonare davanti a migliaia di presone?
Sinceramente non ci abbiamo mai pensato. Siamo più portati a pensare al nostro materiale che a questo tipo di aspirazioni. Poi per quanto riguarda il suonare davanti a tanta gente, non penso ci sia da vergognarsi insomma..

Cosa ispira principalmente le vostre canzoni? Emozioni, episodi, stati d'animo??
La nostra musica è di solito un po' complessa strutturalmente, i pezzi sono la successione di tanti momenti diversi, anche in radicale contrasto fra loro. Più che qualcosa di determinato, quello che siamo portati a esprimere è una varietà di emozioni, colori, stati d'animo, tutti spunti che derivano indistintamente dalla vita e si ricompongono nella musica.

Barattereste la vittoria a Stazione Birra con...?
Con niente penso. Forse baratteremmo la sconfitta con 5 cammelli

Arriverete alla finale nazionale?
Realisticamente è improbabile. Pensiamo di essere musicalmente preparati, ma molto non dipende da questo bensì dalla capacità di sbattersi per spingere tante persone a venire nonostante il costo molto elevato, il che non è nelle nostre corde.