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NEW HAUNTED PAINT SHOP: si salvi chi può perché hanno detto che spaccheranno tutto.E noi ci crediamo

La band salirà sul palco dello ZooBar il prossimo 25 Gennaio per la loro prima esibizione nel contest per band emergenti più famoso al mondo.



Sarà che sono adolescenti, sarà che parlano di caos, di colori, sarà che fanno musica, ma questi 4 ragazzi trasmettono tanta tanta energia. E se riescono a trasmettercela attraverso un’intervista, figuriamoci con un’esibizione live! Vogliamo scommetterci? L’appuntamento per scoprirlo è sabato 25 Gennaio allo ZooBar! Nel frattempo, leggete un po’ qui!

RACCONTATECI QUALCOSA IN PIU’ SUL VOSTRO CONTO: QUANDO NASCE LA VOSTRA BAND E DA CHI SI COMPONE.
La formazione attuale della band risale più o meno ad un anno e mezzo fa, quando è entrato Filippo, al basso. Prima suonavamo in tre, con due chitarre e la batteria, un po’ inusuale, molto alla The Drums. Adesso Ago (alla chitarra) suona anche il sintetizzatore. Una vera svolta. Quindi siamo: Enrico, chitarra ritmica e voce; Ago, chitarra solista e synth; Filippo, basso; Roccia alla batteria.

IN QUALE GENERE MUSICALE VI RICONOSCETE MAGGIORMENTE?
In realtà ci riconosciamo in un Indie Rock tendente al Pop. Molto British.

DITEMI, OGNUNO DI VOI, IL NOME DI UN ARTISTA SENZA IL QUALE NON AVRESTE MAI INIZIATO A SUONARE!

Enrico (chitarra e voce): più che un artista una band. Penso che siano i Corrs, oppure i Cranberries.
Filippo (basso): Flea dei Red Hot.
Roccia (batteria): John Henry Bohnam, batterista dei Led Zeppelin.
Ago (chitarra/synth): Sum 41, senza dubbio.

COSA C’E’ IN COMUNE TRA IL MODO IN CUI VI APPROCCIATE ALLA VITA E QUELLO CON CUI VI APPROCCIATE ALLA MUSICA?

Tutto, siamo uniti in ogni caso e ci divertiamo in ogni circostanza.

CHI HA SCELTO IL NOME DELLA VOSTRA BAND, E PERCHE’? CHE SIGNIFICATO HA?

L’abbiamo scelto tutti insieme. Letteralmente vuol dire “Nuovo negozio di vernice infestato”, ma in pratica vorrebbe rimandare al caos che domina la mente e i cuori umani. E’ un caos colorato però, come la nostra musica. Un mese fa è uscito il nostro primo EP, che non a caso è intitolato “Love Is Colour”.

COSA ISPIRA PRINCIPALMENTE LE VOSTRE CREAZIONI? AVVENIMENTI? STATI D’ANIMO? COSA?

Il primo approccio alla canzone avviene per mezzo di un “filmetto”, un “trip” che ci siamo immaginati, o comunque una circostanza fantastica di nostra invenzione. Alcune delle nostre canzoni hanno uno scopo educativo, una morale. Ogni nostra creazione però è intrisa di ognuno di noi. Tutti mettono del proprio.

QUANDO NON SUONATE COSA FATE?

Bella domanda! Siamo adolescenti, e come tutti gli adolescenti facciamo una fracca di cose. La band ci occupa il weekend, anche se tutti studiamo uno strumento un altro giorno a settimana. Il resto del tempo è speso per lo sport, gli amici e, dai ce lo mettiamo… lo studio.

LA CANZONE DEL VOSTRO REPERTORIO ALLA QUALE SIETE MAGGIORMENTE LEGATI E PERCHÉ’.

Probabilmente “Oh No, Jetpack!” per il casino che fa la folla ai concerti. La cosa più bella di quando hai una band è sentire la gente che grida le canzoni da sotto il palco.

AVETE MAI PROVATO A CONQUISTARE QUALCUNO GRAZIE ALLA MUSICA?

Ago rimorchia spesso. Noi altri insomma. No scherzo.. abbiamo tentato alcuni contest prima di Emergenza, e bisogna ammettere, senza pochi successi. Per il resto, cerchiamo sempre di conquistare i nostri ascoltatori, ad ogni Live.

UNA CANZONE CHE NON AVRESTE MAI VOLUTO SCRIVERE?

Enrico: “What Does The Fox Say” di Ylvis
Filippo: “Wale (tanto vale)” dei magnifici Dari.
Roccia: “What Does The Fox Say”, Ylvis
Ago: “Danza Kuduro” di Don Omar

UNA CHE INVECE AVRESTE VOLUTO SCRIVERE?

Enrico: “All These Things That I’ve Done” dei Killers
Filippo: “Starway To Heaven” dei Led Zeppelin.
Roccia: “Highway Star”, Deep Purple.
Ago: “With Me”, Sum 41

SE DICO “EMERGENZA FESTIVAL”?

Si salvi chi può, che spacchiamo tutto.