Una riserva non è altro che una persona che aspetta quei 10/20 minuti che ha ogni tanto per dare il 200% e far sì che i minuti la volta dopo diventino 30…alla fine scopri che non c’è nessuno più titolare di quella riserva che deve sempre dare il massimo. Ecco chi sono LE RISERVE! Queste le loro parole e i loro pensieri, questa la motivazione sorprendente dietro un nome che apparentemente li qualificherebbe di “serie B”. Questa l’anima di chi è vincente a prescindere. Per conoscerli e ascoltarli live: venerdì 6 Dicembre allo ZooBar, per l’inizio dell’avventura con Emergenza Festival che gli auguriamo essere più lunga possibile!
ALLORA, DI CHI SIETE LE RISERVE? PENSO CHE NELLA VITA, SIA COME MUSICISTI CHE NON, ASPIRIATE AD ESSERE DEI TITOLARI. ALLORA PERCHÉ’ QUESTO NOME?
Ci piaceva il “suono” del nome, ci piaceva l'immaginario e la figura di qualcuno che è in seconda linea, ma aspetta quei 10/20 minuti che ha ogni tanto per dare il 200% e far sì che i minuti la volta dopo diventino 30. Non c'è nessuno più titolare di una persona comune che deve dare sempre il massimo. Ci sentiamo di quella pasta, siamo dalla parte degli “eroi di tutti i giorni”
Inoltre vuole essere anche un omaggio al film di Deutch con Keanu Reeves sullo sciopero dei giocatori professionisti del 1987.. Un film molto apprezzato da tutti noi.
RACCONTATECI QUALCOSA DI VOI, DA DOVE VENITE, QUANDO NASCE LA VOSTRA BAND?
Molti di noi suonano da parecchi anni, siamo stati sempre grandi amici (batterista e chitarrista sono fratelli, quindi non possono conoscersi meglio di così!) e “gruppo” nella vita di tutti i giorni, ma per un motivo o per l'altro non avevamo mai suonato insieme, ma solo in progetti differenti.
Quando le band in cui suonavamo si sono sciolte ci è frullata in testa l'idea di creare qualcosa insieme, e la scintilla è scattata in un viaggio in macchina di ritorno da un concerto a Milano nel novembre del 2012. In quel viaggio sono state poste le basi per la band. Tornati a casa abbiamo scritto qualche pezzo ed abbiamo iniziato a provare nei primi mesi del 2013, è avvenuto tutto in maniera molto naturale e prima anche di accorgercene avevamo messo insieme materiale per un disco e per i live.
COME MEGLIO DESCRIVERESTE LA VOSTRA MUSICA A QUALCUNO CHE NON VI HA MAI VISTI ESIBIRVI PRIMA?
La nostra musica è un insieme delle molteplici influenze che abbiamo e delle diverse cose che ascoltiamo: ci sono i cantautori italiani e l'America di Springsteen nei testi, c'è il funky delle ritmiche, la sfrontatezza del punk rock e ci sono le melodie del rock FM.
DEFINITEVI IN TRE SEMPLICI PAROLE.
Tre aggettivi che sceglierei sono: grintosi, sinceri e coinvolgenti
CHI DI VOI SCRIVE I PEZZI E CHI CURA GLI ARRANGIAMENTI?
Normalmente i testi e le melodie della voce sono scritti da Guido (cantante/chitarrista) o da Alessandro (bassista), mentre gli arrangiamenti sono curati da tutta la band. Adriano (voce), Pax (batterista) e Lorenzo (chitarrista) intervengono per far sì che dallo “scheletro” del pezzo esca fuori l'arrangiamento definitivo. Si lavora tutti insieme sulle ritmiche, le parti degli strumenti e le ulteriori melodie fino a completare la canzone .. Nessun pezzo esce fuori dalla sala prove se non siamo tutti convinti al 100%.
QUANTO SPAZIO OCCUPA LA MUSICA NELLA VOSTRA VITA E COME RIUSCITE A CONCILIARE QUESTA PASSIONE CON I VOSTRI IMPEGNI DI SEMPRE?
La musica è una parte molto importante nella vita di tutti noi, c'è chi ne ascolta moltissima (Adriano, Guido e Alessandro) e chi oltre a questo studia quotidianamente il proprio strumento (Lorenzo e Pax).
Nella vita di tutti i giorni siamo tutti studenti (o quasi): Pax è al Dams, Lorenzo è al liceo, Guido ed Alessandro stanno terminando giurisprudenza mentre Adriano è un infermiere.. e a questo si aggiungono i vari lavoretti part-time che ognuno di noi fa. Ovviamente spesso è difficile riunirsi, ma nonostante la distanza e gli impegni tentiamo di mantenere “sacre” almeno tre ore a settimana per provare tutti insieme e continuare a migliorarci come band. E' normale fare qualche sacrificio per far coincidere gli orari di tutti, pensiamo che suonare in una band richieda impegno, serietà e dedizione.
COME SIETE ARRIVATI AD EMERGENZA FESTIVAL? COME LO AVETE SCOPERTO E COSA VI HA SPINTO A PARTECIPARE?
Ne abbiamo sentito parlare su internet e da dei nostri amici di Firenze. Abbiamo curiosato sul sito e ci è sembrata una bella manifestazione, seria ed organizzata con cura, perciò abbiamo preso la palla al balzo e speriamo ci aiuti a farci conoscere da più persone possibili.
E CON CHE EMOZIONI E CON QUALI ASPETTATIVE VIVETE L’INIZIO DI QUESTA ESPERIENZA CON EMERGENZA?
Ovviamente siamo tutti elettrizzati da ciò che offre il festival per le band vincitrici, ma sinceramente non abbiamo ancora parlato di “aspettative”.. Semplicemente non vediamo l'ora di salire su quel palco e fare il nostro meglio.
COSA AVETE IN PIÙ’ RISPETTO AD UN’ALTRA BAND?
Beh direi innanzitutto che siamo una famiglia, più che una band. Non siamo amici perché suoniamo insieme ma suoniamo insieme perché siamo amici. Credo sia importantissimo questo e modifica molto l'atmosfera che si respira all'interno del gruppo. Inoltre, musicalmente parlando, penso che in Italia non esista una proposta similare alla nostra, pur non essendo una band “d'avanguardia” penso risultiamo molto originali, sia per i testi che per il sound.
QUALI SONO I VOSTRI PROGETTI FUTURI, INDIPENDENTEMENTE DA EMERGENZA?
Innanzitutto non vediamo l'ora di pubblicare il disco che abbiamo registrato in studio quest'estate. E' un album di dieci tracce ed è in pratica un'istantanea del nostro primo anno di vita come band. Ci abbiamo lavorato molto e siamo molto soddisfatti del risultato finale, perciò speriamo di pubblicarlo il prima possibile.
Ovviamente poi desideriamo promuovere questo disco, quindi vorremmo suonare il più possibile in giro e farci conoscere un po' di più anche nei locali della capitale, oltre che nella provincia da cui veniamo.
Stiamo poi continuamente scrivendo nuove canzoni, anche distaccandoci un pochino dal sound dei primi pezzi ed evolvendoci sia singolarmente che come gruppo. Non escludiamo quindi di poter registrare un altro disco non appena avremo abbastanza materiale.
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2013dicembre