Ecco quello che ci hanno raccontato i Windbag a qualche giorno dalla loro prima eliminatoria nel contest per band emergenti più famoso al mondo, Emergenza Festival. Sabato prossimo, 23 novembre, la band si esibirà live allo ZooBar di via Bencivenga e noi avremo l’occasione di approfondire la conoscenza con questi musicisti ai quali auguriamo tanta fortuna!
SALVE RAGAZZI. PRIMA DI TUTTO DITECI CHE COSA SIGNIFICA IL VOSTRO NOME WINDBAG? CHI LO HA SCELTO E SOPRATTUTTO PERCHE’?
Il nome Windbag letteralmente significa parolaio, chiacchierone, ma è anche l’incrocio tra WIND e BAG. Ci sembrava il nome più adatto dato che abbiamo sempre chiacchierato tanto per risolvere i nostri problemi. Il vento che sta nella borsa però ci sta dando la spinta giusta.
RACCONTATECI QUALCOSA SULLA STORIA DELLA VOSTRA BAND. QUANDO NASCE IL PROGETTO DEI WINDBAG E DA CHI SI COMPONE?
Windbag è un progetto nuovo ed è stato concepito con Fabrizio, il cantante, con il quale abbiamo tutti deciso di intraprendere un percorso nuovo fatto di pezzi originali. Il gruppo però nasce sulle ceneri dei Bendin’Rome da Gianni, Indra e Adriano che suonano insieme da oltre 6 anni e che prima di questa esperienza hanno sempre fatto blues.
DA QUANTO TEMPO AVETE SVILUPPATO QUESTA PASSIONE PER LA MUSICA?
Ognuno ha il suo percorso diverso e storie diversissime. Gianni il chitarrista in passato ha suonato in moltissime realtà anche professionali, con turnisti, facendo colonne sonore. Adriano il batterista suona il suo strumento da oltre 10 anni avendo cominciato con cover dei Black Sabbath. Indra dopo anni passati sul violino ha deciso in età adolescenziale di passare al basso. Fabrizio ha cominciato a cantare moltissimi anni fa facendo rock melodico e prendendo lezioni di canto. Oggi ci stiamo mettendo tutti in gioco con pezzi e stili che mai abbiamo affrontato prima.
VOI DI COSA VI OCCUPATE NELLA VITA? OLTRE AD ESSERE MUSICISTI, COSA FATE? STUDIATE? LAVORATE?
Gianni insegna storia e filosofia in un liceo classico. Fabrizio lavora come operatore ecologico per l’Ama. Adriano come dice lui “gira la ciambella” e porta sul suo autobus mezzo litorale romano per l’Atac. Indra lavora come giornalista per una rivista di enogastronomia.
ESISTE UN PEZZO DEL VOSTRO REPERTORIO AL QUALE SIETE PARTICOLARMENTE LEGATI? SE SI’, QUALE E PERCHE’?
Ci sentiamo legati a tutti, sono tutti figli nostri. E la cosa bella è che ci piace sfornare figli a più non posso
COSA ISPIRA PRINCIPALMENTE LE VOSTRE CREAZIONI? AVVENIMENTI? STATI D’ANIMO? COSA?
Per le musiche ci affidiamo ai momenti, singoli momenti e pensieri che vengono fermati da un piccolo microfono e vengono riproposti in sala. Motivi che vengono canticchiati per strada e poi rielaborati in sala. Per i testi ci affidiamo al nostro frontman che si affida ai suoi stati d’animo e alle sue esperienze.
COSA SAPETE VOI DI EMERGENZA FESTIVAL E COSA VI HA SPINTI A PARTECIPARE?
Ci piace suonare. Ci piace suonare ovunque. Ci piace suonare sempre. Quindi perché non suonare a Emergenza Festival?
QUALI SONO LE VOSTRE ASPETTATIVE RIGUARDO AL NOSTRO CONTEST?
Vogliamo fare quello che ci piace di più: suonare.
COME VI STATE PREPARANDO PER QUESTA SERATA? AVETE SCRITTO DEI BRANI IN OCCASIONE DELL’ESPERIENZA CON EMERGENZA?
No, ma proporremo brani nuovissimi che dopo le ultime messe a punto in sala ci stanno dando tante soddisfazioni.
PARLATECI DEI VOSTRI PROGETTI FUTURI INDIPENDENTEMENTE DA EMERGENZA.
Registrare un demo ben fatto e continuare a suonare.
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17
2013novembre