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Una “Camera Oscura” ricca di istantanee passate, presenti ma soprattutto future.

Il prossimo 2 Novembre esordiranno nel contest che mette a confronto band emergenti, con tutta l’energia e la voglia di fare di chi ha tanta strada davanti a sé, ed ha voglia di percorrerla tutta!



Come loro stessi si raccontano per noi, “carichi, emozionati, e con tanta voglia di divertirsi e divertire” i Camera Oscura si apprestano a vivere circa mezz'ora di intense e travolgenti sensazioni sul palco dello ZooBar. Il prossimo sabato 2 novembre, la nostra band esordirà con Emergenza Festival, per un’avventura che gli auguriamo possa essere la più lunga e fortunata possibile!! Nel frattempo ci lasciano entrare nella loro “Camera Oscura” e ci mostrano qualche immagine di sé. Scopriamo cosa hanno risposto in questa intervista per Emergenza!

ALLORA, LA CAMERA OSCURA E’ UNA STANZA NELLA QUALE SI SVILUPPANO LE FOTO. INVECE LA VOSTRA “CAMERA OSCURA” IN COSA CONSISTE?
Hanno fatto più o meno la stessa domanda a molti artisti durante o agli inizi della loro carriera: beh, stanno ancora pensando alla risposta! Scherzi a parte, i nostri pezzi sono “un’istantanea” del nostro pensiero riguardo i temi che ci provocano delle emozioni e ci spingono a scrivere. Fotografiamo la realtà come i nostri sensi la percepiscono, senza inserirla in categorie preconcette, ma la critichiamo incondizionatamente, cioè liberi da ogni pregiudizio. E poi pensiamo che il “concept” si adatti bene al genere che suoniamo: gruppi storici come Megadeth e Metallica ci hanno insegnato che anche questo conta.

RACCONTATECI QUALCOSA IN PIU’ SUL VOSTRO CONTO: QUANDO NASCE IL PROGETTO DEI CAMERA OSCURA E DA CHI SI COMPONE.

Quattro anni fa, nell’estate del 2009, quell’energumeno di batterista detto “er Clava” alias Fabio Claudio Ferracchiati stava esercitandosi su un groove in 4/4 sul quale Luca, detto “er Capo”, c’ha messo in mezzo i soliti accordi classici del blues. Ne venne fuori un pezzo dal nome “Ode to Edo”, che nonostante abbia suscitato soprattutto l’ilarità dei due autori (faceva davvero ridere!), ha dato spunto per realizzare qualcosa di molto più serio. Lo scopo era quello del metal. Così io (Luca) e er Clava iniziammo a cercare un bassista e una seconda chitarra che ci facesse da solista. Dopo vari tentativi finalmente verso la fine del 2012 si è unito il chitarrista Alessio Cattivera, detto “er spiaggia”. Un tipo piuttosto rompiscatole dedito alla tortura delle sue chitarre che monta e rismonta a piacimento senza che loro si lamentino più di tanto (oddio, andate a chiedere alla sua Gibson cosa pensa del suo padrone). Poi nel 2013 la formazione si è completata con l’ingresso del bassista Giulio De Arcangelis, detto “er Sardo”, il più giovane del gruppo che ha portato quella componente di sana follia (e alcol) che in un gruppo non guasta mai (ma non fate bere Fabio prima di un concerto, specie a stomaco vuoto: potrebbe dimenticarsi ad intermittenza le sequenze dei pezzi che sta suonando).

 VOI DI COSA VI OCCUPATE NELLA VITA, OLTRE AD ESSERE MUSICISTI, COSA FATE? LAVORATE?

Ognuno di noi ha la sua professione parallela all'attività di musicista, ma questo non ci impedisce di viverla secondo le nostre esigenze. La vita si sa, impone delle scelte, dei compromessi, spesso è anche dettata dal caso, dalle opportunità, dalla fortuna, dal fato.

E COME RIUSCITE A CONCILIARE QUESTA PASSIONE CON I VOSTRI IMPEGNI QUOTIDIANI?

Quando credi in qualcosa e hai passione e dedizione, riesci sempre a trovare il modo di conciliare quello che più ti piace con gli impegni quotidiani. La musica per noi è anche uno sfogo: quando suoniamo o quando scriviamo un nuovo pezzo ci mettiamo dentro paure, desideri ed emozioni che nella quotidianità a volte rimangono nascosti o isolati. Così suonare diventa pure una necessità per certi versi, che va assolutamente assecondata, non trascurata. Trascureresti mai ciò che ti fa stare un po’ meglio?

COME MEGLIO DESCRIVERESTE LA VOSTRA MUSICA A QUALCUNO CHE NON VI HA MAI VISTI ESIBIRVI PRIMA?

La nostra musica è sicuramente di impatto. Come da tradizione del genere è energia pura dall'inizio alla fine di ogni pezzo. Allo stesso tempo però ci mettiamo del nostro e sappiamo quando allentare l’atmosfera. Il genere ci aiuta a esprimere al meglio i nostri testi, vogliamo che la nostra voce arrivi forte e diretta a chi ci ascolta. I nostri testi sono prevalentemente in inglese ma non manca qualche brano in italiano.

QUALI ARTISTI VI HANNO MAGGIORMENTE INFLUENZATI O ISPIRATI MUSICALMENTE?

A molti di noi piace spaziare fra i generi musicali. Le nostre influenze sono quindi variegate e non si limitano al metal e a tutte le sue declinazioni. È però innegabile che i gruppi storici del nostro genere rappresentano la nostra principale fonte di ispirazione. Metallica, Megadeth per la nostra componente thrash. Iron Maiden, Judas Priest per la parte più classica del genere. Dream Theater per la parte più prog e così via. La lista potrebbe essere molto lunga ancora, ma ci teniamo a dire che in saletta, durante le prove, quando l’ora si fa più tarda e la voglia di suonare è tanta, l’anima rock alla AC/DC e Motorhead esce fuori e chiude il sipario con più energia con cui abbiamo iniziato.

DITECI. PERCHE’ EMERGENZA? COSA VI HA ATTRATTI PARTICOLARMENTE DI QUESTA BATTAGLIA TRA BANDS?

Pensiamo che sia un ottimo modo per far scoprire la nostra musica a un pubblico potenzialmente interessato. Purtroppo è evidente come ci siano poche possibilità di esibirsi dal vivo e di far arrivare la tua musica in giro per il territorio. Ok oggi in teoria tutto potrebbe sembrare più facile, il mondo intero è on-line e ci sono tantissimi modi quantomeno per provare a farsi conoscere. Riteniamo però che un’esibizione live non potrà mai essere sostituita da nulla di tutto questo. Le sensazioni che provoca sia in chi si esibisce sia in chi assiste sono uniche. Ben vengano tutte le iniziative come Emergenza!

C’E’ QUALCHE CANZONE DEL VOSTRO REPERTORIO CHE HA UN SIGNIFICATO SPECIALE O PARTICOLARMENTE IMPORTANTE PER LA VOSTRA BAND?
In genere quando fai questa domanda ai musicisti la risposta più comune è l’ultimo album o l’ultima canzone scritta. A costo di sembrare banali o noiosi vale lo stesso anche per noi ma semplicemente perché nella vita e, nello specifico, nella composizione artistica si cerca sempre di migliorare e di evolversi quindi in teoria ogni cosa nuova sei portato a pensare che sia in qualche modo migliore del tuo repertorio precedente. L’ultimo pezzo che abbiamo finito di arrangiare è Greatest Race. Pensiamo che sintetizzi al meglio tutto quello che ci contraddistingue: energia, velocità, carica.

CON CHE SPIRITO VIVETE LA COMPETIZIONE CON LE ALTRE BAND? VI SPAVENTA? VI DA LA CARICA?

Viviamo la competizione con le altre band come un di più. Non ci interessa dimostrare di essere migliori o peggiori di qualcun altro. Quello che ci interessa è riuscire ad esprimere noi stessi al meglio in quei fatidici 25 minuti. Il nostro intento è di arrivare a chi ci ascolta, di offrire uno spettacolo grandioso, di coinvolgere il più possibile quanti saranno lì ad ascoltarci, di scendere dal palco ed essere esaltati dalla performance. Se poi tutto questo ci aiuterà a superare il turno non potremo che essere ancora più contenti.

QUALI SONO LE VOSTRE EMOZIONI IN VISTA DELLA SERATA DEL 2 NOVEMBRE?

Siamo carichi, emozionati, vogliamo divertirci e far divertire chi ci ascolterà. Sul palco daremo tutto quello che abbiamo, sarà un bellissimo spettacolo. Promesso.