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I Weekend Rockstars: rockstars si, ma solo nel weekend!

Live il prossimo venerdi 04 Ottobre allo Zoo Bar di Roma, i Weekend Rockstars promettono un sound fresco e moderno tutto da ballare!



Un pò come Peter Benjamin Parker, I Weekend Rockstars (abbreviato WER) vestono panni civili durante la settimana per poi trasformarsi nel weekend in una band indie pop-rock a metà strada tra gli Arctic Monkeys ed un sound più fresco e sintetico. Con un album in uscita a breve, dal titolo già tutto un programma di “Morning Comes Electric”, i WER si raccontano prima della loro esibizione venerdi prossimo allo Zoo Bar di Roma.

Quando e come è nata la vostra band e come si compone?
La nostra band nasce a Maggio 2013, anche se preferiamo far coincidere la nostra nascita con il nostro primo concerto ufficiale, il 9 Giugno 2013 all’OS Club di Roma. Nasciamo come tribute band Arctic Monkeys (The Balaclavas) a Novembre 2012 e dopo vari concerti decidiamo di fare musica nostra con il nome WER-WeekEnd Rockstars. La band è composta da Alessandro Piccenna (voce e chitarra), Valerio Rocchi (chitarra e seconde voci), Gianluca Fazio (basso) e Federico Tacchia (batteria e seconde voci).

In quale genere musicale vi riconoscete maggiormente?
Indie Rock, ma non quello classico degli Arctic Monkeys, come sarebbe facile pensare. Ci piace utilizzare molti synth e programmazioni durante i nostri live, cercare un suono fresco e moderno, con il quale la gente possa divertirsi ed anche ballare.

Come vi state preparando per questa serata?
Suonando, suonando, suonando. E spargendo la voce tramite tutti i nostri social network.

Avete scritto dei brani in occasione dell’esperienza con emergenza?
Certo. E faranno parte del nostro EP in uscita ad Ottobre dal titolo “Morning Comes Electric”. Non vediamo l’ora di suonarli.

Come avete scoperto Emergenza e perché avete deciso di partecipare?
Tramite amici che hanno già partecipato. Ma abbiamo notato anche una massiccia pubblicità.

Se riusciste ad arrivare fino alla fine di questa esperienza e quindi a raggiungere la finale nazionale, o perchè no, quella internazionale, vi sentireste abbastanza preparati per suonare di fronte ad un pubblico così vasto?
Certo che si. Nonostante il progetto sia giovanissimo veniamo tutti da altri gruppi, in alcuni di questi alcuni di noi suonavano già insieme. Suoniamo tutti da molti anni con molte esperienza live alle spalle, il pubblico non ci spaventa ma al contrario ci esalta. Più si diverte il pubblico più ci divertiamo noi, crediamo sia un dare avere che porti a migliorare la performance del gruppo e il divertimento della gente che viene a sentirci.

Cosa vi aspettate da questa competizione?
Di far conoscere il nostro gruppo il più possibile, e far girare le nostre canzoni. Di suonare nei migliori locali di Roma, anche se fortunatamente in alcuni di questi abbiamo già suonato, e soprattutto di uscire al di fuori del nostro territorio.

Quali sono le vostre aspettative rispetto a questo contest al quale state partecipando?
Di fare il meglio per sfruttare a pieno la grandissima possibilità che il vostro contest offre alle giovani band emergenti.

Quali vostri progetti futuri, indipendentemente da Emergenza?
Stiamo attualmente lavorando al nostro EP dal titolo “Morning Comes Electric” in uscita ad inizio Ottobre. Sicuramente promuoveremo questo in maniera massiccia suonando il più possibile in giro.

Quale credete sia la vostra carta vincente rispetto ad altri gruppi?
Le nostre canzoni in primis. Accompagnate da una buonissima realizzazione Live e da un’altrettanto buona presenza scenica.

Raccontatemi le emozioni in vista l'eliminatoria dello ZooBar.
Carica prima di tutto. Voglia di fare e di suonare. Fare il primo passo verso la finale di Stazione Birra.

Che ne pensate dello ZooBar? E’ un locale che vi piace?
Si. Non abbiamo mai avuto un’esperienza live ma da clienti non ha mai deluso.

Avete un brano del vostro repertorio al quale siete particolarmente legati? Se sì qual è e perché?
Travelling. E’ il primo composto e uno di quelli che ha riscosso maggior successo sui vari social ma anche tra i nostri amici. Chiaramente anche M.C.E., (Morning Comes Electric), il brano che da il titolo all’EP.

Vi aspettate di raggiungere le semifinali del Black Out?
Assolutamente si. ½ di noi abita in quella zona, quindi giocheremmo anche “in casa”. Speriamo di arrivare in semifinale e ci crediamo assolutamente.

Quanto tempo occupa la musica nella vostra vita e come riuscite a conciliare questa vostra passione con gli impegni quotidiani?
Dedichiamo tutti il maggior tempo possibile alla musica. Da quando ci siamo formati il gruppo è sempre stato al primo posto nei nostri interessi, il che ci ha portato a suonare moltissimo ed anche alla realizzazione in così breve tempo del nostro EP.

Come vivete la competizione con le altre band? Vi preoccupa oppure è la cosa che vi dà la carica?
Chiaramente ci carica. Ci aspettiamo un livello altissimo da parte delle altre band, per avvalorare una possibile vittoria e caricarci ancora di più in occasione del Black Out.

A cosa è dovuto il nome della vostra band?
Come detto prima siamo partiti come tribute Arctic Monkeys, e seppur nei suoni la relazione non sia così diretta ed immediata, nel nome assolutamente si. Prendiamo ispirazione da una loro canzone, ironizzando su come molto spesso le persone giochino a fare le “rockstars” il venerdì ed il sabato nei locali, tornando il lunedì ad una vita ben diversa. Sono le cosiddette “Weekend Rockstars”.