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Conosciamo meglio i Dangerous Sound

L’appuntamento per ascoltarli live è venerdì 26 Aprile, al Black Out di Roma!



Abbiamo fatto qualche domanda ai Dangerous Sound, la band che il prossimo 26 Aprile si esibirà al Black Out per le semifinali di Emergenza Roma, in attesa di vederli esibirsi sul palco agguerriti più che mai. Il prossimo obiettivo potrebbe chiamarsi: Stazione Birra.

Quando e come è nata la vostra band?
I dangerous sound, nascono come idea nel 2009 quando prende vita una prima formazione l'occasione era un' inscrizione casuale ad un contest organizzato da virgin radio i componenti erano marco alla voce massy alla chitarra e valerio alla batteria.....si stabilizzano nel 2012 con Cecilia alla chitarra ritmica e Michele al basso che vanno a completare la formazione. Tutto ha inizio dallo scioglimento di una punk rock band della scena romana......

Quanto spazio occupa la musica nella vostra vita e come riuscite a conciliare questa passione con tutto il resto?

Non faremmo un grande scoop nel dire che è difficile suonare il un paese che poco punta sull'espressione artistica e sulla ricerca della valorizzazione della persona, più che del conto in banca.....è come scoprire l'acqua calda se dicessimo che, in particolare di questi tempi, bisogna fare i conti con un lavoro che sempre più ci obbliga ad inseguire tempi che avremmo preferito dedicare ad ascoltare il suono delle onde....detto questo, per fortuna, lasciamo che la musica riempia ogni buco lasciato vuoto da chi ci vorrebbe spenti e senza sogni. La musica è essa stessa sogno, e un sognatore, lo fa anche ad occhi aperti....

Cosa sentite di avere in più rispetto alle altre vostre band?

Noi non siamo in competizione con nessuno. Lo abbiamo scritto in tempi non sospetti, lo ribadiamo con ogni nuovo amico o amica che incontriamo lungo la strada...usiamo la musica per parlare con il mondo; noi siamo parte del mondo, e quindi la musica è parte di noi. Se proprio dovessimo definirci migliori di qualcuno, allora possiamo dire che chi ha la necessità di esprimersi (anche) con le note, non può che avere una sensibilità maggiore di chi ama il suono dei cannoni. Ecco. Con questo tipo di "musicisti" siamo in conflitto. Sentiamo di avere più di loro l'umanità e non solo questa.

Qual è il pezzo del vostro repertorio al quale siete più legati e perchè?
Le differenze sono ciò che crea ricchezza. Cecilia e Michele sono per "sulle mie gambe", un brano introspettivo, che racconta della necessità di ritrovare se stessi quando si perde qualcuno che si è amato, Massy è più per "You're life" perchè qui può far parlare a lungo la sua chitarra, Marco per Just a boy perchè racconta la storia di un ragazzo che muore di lavoro, Valerio invece, da buon rockettaro qual'e' ama tutti i brani che lo facciano sudare.....eh eh eh.....

Quali sono le vostre aspettative rispetto a questa competizione
Beh. Questa è facile. Arrivare a suonare davanti a 100.000 persone!!!!