Abbiamo fatto qualche domanda ai Kohra&Papacalura che il prossimo 24 Aprile si esibiranno nuovamente per Emergenza. Il palco sarà diverso rispetto all'ultima volta, non più lo ZooBar ma il Black Out. Le vibrazioni invece, quelle, sono le stesse. Perché è letteralmente impossibile non sentire qualcosa muoversi dall'interno, quando a suonare è il Reggae di questa band con tanta esperienza ed ottima preparazione.
Come avete scoperto Emergenza e cosa vi ha spinti a partecipare considerando anche la vostra notevole esperienza? Siamo venuti a conoscenza di Emergenza attraverso una ricerca web di festival, concorsi e attività musicali rivolte a gruppi emergenti. Tutti sappiamo bene che siamo in piena crisi nell'ambito del mercato della musica e suonare dal vivo sta diventando sempre più difficile. A quel punto ci siamo chiesti: perché non tentare nuovamente di partecipare ad un festival, come i vecchi tempi? In questo modo un nuovo e variegato pubblico verrà a conoscenza dei Papacalura e, diciamoci la verità, sarà anche possibile incontrare persone in grado di apprezzare a pieno la nostra musica.
Come considerate il percorso fatto fino ad ora con Emergenza? Siete soddisfatti di come è andata la vostra precedente performance?
Beh, non c'è alcun dubbio, la professionalità e l'esperienza che hanno accumulato negli anni le persone che ruotano intorno ad Emergenza ci hanno reso tranquilli e rilassati sia prima che durante la nostra performance. Ciò che ci è stato detto così è stato, dall'organizzazione della serata alla strumentazione che avremmo avuto a disposizione il giorno del live. La nostra performance? Possiamo considerarci molto soddisfatti, abbiamo avvertito vibrazioni tra il pubblico e questo è ciò che più conta per noi quando arriva il momento di esibirsi. Vedere persone ballare o dare anche piccoli cenni di movimento significa che l'impatto positivo c'è stato e che i Papacalura riescono ancora a scaldare i cuori della gente.
Cosa sentite di avere in più rispetto alle altre band?
Pensiamo che il nostro punto di forza sia suonare un reggae "insolito", ricco di colori, sfumature e nuove influenze che non annoiano mai lo spettatore. I dieci anni di esperienza ci hanno gratificato e fatto crescere professionalmente ma speriamo sempre di poter salire, un giorno o l'altro, un po' più su e superare la soglia dell' "Emergenza"...
Considerando sempre la vostra esperienza, vi sentite di consigliare qualcosa alle band che si affacciano adesso al modo della musica?
Il nostro consiglio per tutte le nuove band che si affacciano al mondo della musica è suonare tanto, divertendosi e puntando all'originalità, sia nei contenuti dei testi che negli arrangiamenti. E' inoltre importante puntare molto sulla produzione di pezzi singoli, associati sempre ad un video, che a sua volta dovrà essere diffuso sui vari social networks per garantire così una presenza costante sul web. Tutto ormai scorre velocemente oggi: non ci si può più permettere di scomparire nel nulla per mesi producendo un album!
Quali sono le vostre aspettative rispetto a questa competizione?
Noi ovviamente speriamo sempre che la nostra musica sia apprezzata dal pubblico e che la performance del 24 aprile al Black Out ci porti in finale, per essere finalmente valutati da una giuria tecnica. Sarebbe un sogno poter finalmente suonare all'estero...Incrociamo le dita!!!
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16
2013aprile