Il profondo senso di solitudine che il protagonista evidenzia nel film è causato dalla palese impossibilità di dividere con altri questa stridente inconciliabilità. Si evidenzia qui, in modo trasparente, la contraddizione tra un sistema di produzione industriale adattato al rito incentrato su di una figura carismatica incapace di armonizzarsi alla realtà ed ai fini della celebrazione. La star, che avrebbe l'obbligo di rappresentare il redentore, si scopre confinata all'interno di un sistema economico moderno. Il capo carismatico, avvalendosi per la sua esibizione di dinamiche emotive ancestrali e della forza di un messaggio morale atavico, pre-moderno ed, in definitiva, incompatibile con le finalità di marketing dello spettacolo moderno, non può non percepire il carattere adulterato del suo rapporto con il pubblico. Il Furher ha ceduto la rappresentanza di se stesso alla sua immagine pubblica ed, essendo consapevole della contraffazione operata, percepisce integralmente la sensazione di essere stato rinchiuso all'interno dei confini della personalità divulgata sulla quale non è più in grado di esercitare il controllo.
Il terzo elemento contenuto nell'opera è, infatti, la diretta conseguenza della sensazione di perdita del potere di gestione della propria individualità così spesso ricorrente nei luoghi comuni che descrivono le stelle del rock. Il leader, fatalmente, non appare più in condizione di salvaguardare la sua normale individualità, l'attrazione che esercita sulla moltitudine rappresenta tanto la propria forza quanto la propria completa vulnerabilità dinanzi al suo ruolo. In altre parole, mentre un comune individuo può, ad esempio, identificare nei suoi diretti superiori professionali, alcuni degli elementi capaci di imporre cadenze e compiti nella vita quotidiana, la star non può che riconoscere i propri virtuali vessatori nella stessa folla che legittima il suo potere potenziale.
L'insieme di questi elementi, che contribuisce ad evidenziare in quale direzione si sia evoluta la personalità simbolica del leader carismatico attraverso le diverse fasi riferite in questo e nei precedenti capitoli, rende palesi i limiti posti ad un sistema industriale che si propone di generare e di vendere un prodotto congenitamente refrattario alla società di mercato.
A meno di credere che i predicatori seicenteschi fossero semplicemente dei "professionisti" del pulpito e che Hitler proponesse le sue terribili ricette morali con fini esclusivamente tattici, l'elemento che appare compiutamente nuovo risulta essere il sostanziale smarrimento della tensione ideale che era accessorio integrante ed essenziale dei riti di massa nelle epoche precedenti. Appare difficile, in altre parole, sopravvalutare l'inconciliabilità tra un culto fondato su esigenze e dinamiche antiche, e la sua riproduzione moderna a fini commerciali e con l'utilizzo di metodologie economiche contemporanee. Sottovalutare la componente ideale o piegarla alle esigenze produttive non può che rendere inefficace la forza di comunicazione del leader.
Questa evoluzione che, inevitabilmente, caratterizza la direzione intrapresa dai grandi miti del rock contemporaneo appare in condizione di produrre i presupposti necessari alla sostituzione dell'happening rock con altri riti capaci di garantire maggiore credibilità morale.
NEWS
2
2013gennaio