Attraverso il messaggio ideale la rock star chiede al suo pubblico un comportamento pratico, terreno, orientato in definitiva al consumo dei suoi prodotti. I grandi temi sociali e la trattazione delle grandi emozioni personali, la vita, la morte, l'amore, la giustizia, la rabbia che costituiscono spesso gli argomenti delle produzioni artistiche contemporanee rappresentano il contributo ideale confacente alle esigenze di indirizzo del consumo delle generazioni attuali.
Quando Adolf Hitler spronava la massa, promettendo il rinnovamento delle coscienze attraverso l'edificazione di una società mutata, dirigeva la sua carica emozionale all'ottenimento di due differenti piani di reazione: conseguire una maggiore impegno nella vita produttiva quotidiana non era meno importante che conquistare la fedeltà al progetto generale ed ideale della dottrina nazista, dirigere i comportamenti quotidiani non rappresentava un elemento secondario rispetto al più profondo controllo delle coscienze.
La moderna rock star, pur essendo fatalmente indifferente alla sorte della coscienza profonda della massa, si richiama nuovamente ad alti profili ideali per generare la reazione mistico-emotiva capace di guidare il flusso comportamentale ed, in definitiva, per dirigere quello degli acquisti.
L'evoluzione dell'equilibrio tra motivazioni astratte e controllo dei comportamenti sociali continua nella stessa direzione imboccata dai regimi novecenteschi rafforzando ulteriormente la componente materiale a detrimento degli obiettivi morali. Il piano inclinato che si dipana dai secoli precedenti mostra una sostanziale continuità che tende gradualmente a disperdere la centralità della forza ideale ed anticipa, a causa dell'inevitabile erosione del puro valore spirituale del messaggio, l'indebolimento della stessa capacità del rito di indirizzare i comportamenti sociali.
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21
2012dicembre