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Il management alla casa discografica.

Non è sempre la scelta migliore che la casa discografica si occupi anche del management, vediamo perchè...



Il contratto può talvolta prevedere la creazione e gestione del sito web dell’artista in capo al manager con conseguente cessione dei diritti sul sito a quest’ultimo.
Sul punto si rinvia a quanto già detto al Capitolo III. Si ricorda in ogni caso che sarà opportuno prevedere specificamente nel contratto a chi spetteranno i diritti sul sito e la gestione del medesimo al termine del contratto.

Cessione dei diritti di rappresentazione artistica o management alla casa discografica

Molte compagnie discografiche, con la crisi del settore e anche come risposta per far fronte alla medesima, richiedono talvolta, in sede di contrattazione, la cessione e il controllo dei diritti di rappresentazione artistica.
Negli ultimi anni infatti i vari ruoli dei professionisti del settore musicale, prima rivestiti da persone diverse con qualifiche e competenze specifiche, tendono sempre più a confondersi e a concentrarsi in pochi soggetti, con tutte le conseguenze negative che tale innaturale unificazione dei ruoli comporta.
Invero le case discografiche si stanno lentamente trasformando in entertainment companies il cui principale scopo è quello di sfruttare a 360° l’artista e la sua attività, di qualunque tipo sia: produzione dei dischi, management, edizioni musicali, edizioni letterarie, ecc.
La Sony–BMG è stata la prima a proporre e a introdurre nel mercato una formula contrattuale di management a 360°; tale modello, giunto anche in Italia, è tuttavia poco raccomandabile (anche se oggi è la prassi) per la possibile nascita di conflitti di interessi, inevitabili se ruoli con competenze e finalità diverse si concentrano in una sola persona.