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Storia e musica

C'è un legame molto più stretto di quello che possiamo immaginare tra fenomeni storici e musicali



La società anglosassone nell'immediato dopoguerra non ha avuto nessuna esitazione nell'adottare scienziati, modelli organizzativi e tecnologie tedesche in quanto compatibili con la modernità così come essa veniva intesa negli U.S.A. I modelli mitologici in questione sono stati destinati all'oblio non perché più dichiaratamente nazisti dei modelli di organizzazione del lavoro nelle fabbriche o dei laboratori di ricerca delle industrie chimiche (entrambi entusiasticamente adottati dai vincitori), ma in quanto elementi concretamente ostili all'edificazione del modello di società post-capitalistica moderna verso la quale l'America era consapevole di dirigersi.

Che la fortuna del nazismo sia stata edificata sulla resistenza ed il timore che larghi strati della società dell'Europa centrale rivelavano dinanzi allo sviluppo della moderna società capitalistica, spiega e, con il senno di poi, dal punto di vista di uomini ancora ancorati a realtà pre-moderne, motiva, la presenza più o meno dissimulata di tanti elementi così manifestamente anti-moderni. Ora, quando nel capitolo precedente, si sono messi in evidenza gli strumenti che compongono il quadro emotivo e psicologico d'insieme capaci di generare le reazioni peculiari ai grandi eventi di massa, si è sottolineata la forza della componente irrazionale e mistica delle dinamiche emozionali. Questa componente è il vero elemento di continuità e rappresenta al contempo il retaggio anti-moderno e l'eredità atavica che caparbiamente resiste all'interno di una società in divenire. I raduni di massa notturni e la mitologia nazista erano elementi indispensabili per lo stato in quanto capaci di raffigurare l'unione tra le due anime del regime: quella diurna, che gestisce e controlla lo sviluppo della modernità (nei servizi, nelle fabbriche) e quella notturna, che difende dai timori verso un progresso incomprensibile l'uomo della strada indifeso e sgomentato (nelle grandi celebrazioni mistiche).

E' questo flusso costante della coscienza irrazionale che unisce, in una continuità ideale, il partecipante alle messe del sedicesimo e diciassettesimo secolo, spaventato dalla rivoluzione dei sistemi di gestione del potere e di religione dell'evo moderno, l'uomo degli anni 20 e 30 del secolo scorso, incapace di comprendere e di adattarsi all'evoluzione della società di massa, ed il moderno partecipante ai raduni rock che, impossibilitato a trovare piena soddisfazione nei modelli forniti dal sistema post-capitalistico elegge, ancora una volta come i suoi predecessori, uno "sciamano" capace di esorcizzare la sua angoscia ed il suo disagio e di fornire un modello che sfugge alle regole razionali e rigorose della società nella quale vive.
Va infine sottolineato che, come vedremo specificamente più avanti, rappresentando uno schema sostanzialmente obsoleto (almeno nelle società occidentali), il modello del mito è fatalmente destinato ad essere delegittimato ed a perdere gradualmente ma ineluttabilmente il suo "appeal" sulle masse. L'elemento "magico", così importante per la produzione dei modelli comportamentali della folla non ha, nella società occidentale contemporanea, la stessa nobiltà e legittimità che possedeva nell'evo moderno o nell'era nazionalsocialista. La sua lenta estinzione anticipa quella dell'intero sistema delle star, o quanto meno, il suo ridursi a fenomeno socialmente marginale non potrà non precedere una profonda trasformazione del rapporto tra il leader e la folla.