Non solo vice direttore di Emergenza Festival come responsabile di uno dei paesi dove il concorso è più forte, la Francia. Julien Delpy produce grandi eventi musicali e si occupa di management di alcune band francesi. Insomma, poco più di 30 anni ma già completamente immerso nel mondo della musica.
Ciao Julien, cominciamo col parlare di come sei entrato nel mondo della musica?
Io in realtà ho cominciato, davvero giovanissimo, come musicista. Ad un certo punto ho preso la mia decisione e sono passato dall'altra parte, quella di management e organizzativa, ma avendo suonato in una band per molto tempo, conoscevo bene le esigenze dei gruppi emergenti. Così ho iniziato a lavorare con Emergenza Festival, ma senza abbandonare altre attività autonome come il management di band francesi (alcune delle quali conosciute atttraverso Emergenza) e la produzioni di eventi e incontri legati al mondo della musica.
Parliamo subito dei nostri Storm & Impulse, come è stato il loro show a Parigi?
Sono sempre contentissimo di ospitare band straniere qui in Francia, e gli Storm & Impulse in particolare hanno fatto uno show eccellente. Ottima presenza scenica, canzoni dal sound internazionale. Notevole la voce del cantante. So che il pubblico francese non è un pubblico facile. Ma se la sono cavati in maniera ottima grazie ad uno show davvero energetico. Tra l'altro hanno suonato in un locale storico di Parigi, quindi anche con una grande atmosfera, ma se la sono cavati eccome!
Cosa ci racconti della scena musicale parigina?
Devo dire che, per quello che vedo, non c'è grande differenza con l'Italia. Anche qui in Francia vedo tante band valide, con una grande energia. E che si danno da fare, nonostante la difficoltà del momento. Diciamo che anche qui in Francia ci si rende sempre più conto che le band emergenti devono impegnarsi tanto in ambito musicale, promozionale, d'immagine. Bisogna differenziarsi per avere quel valore aggiunto che da una marcia in più.
Pensi, come ex musicista e addetto ai lavori, che oltre al divertimento, sia utile suonare all'estero come hanno fatto gli Storm&Impulse attraverso il loro minitour?
Non utile,ma quasi fondamentale. So che all'inizio è difficile. Con di fronte un pubblico diverso e un contesto culturale differente. Eppure se riesci a conquistare il pubblico straniero vuol dire che sei sulla strada giusta. Impari anche ad approcciare a diversi modi di lavorare, di vedere la musica. Gli Storm & Impulse per esempio hanno suonato dividendo il palco con diverse band francesi. Credo che questo confronto sia utilissimo e faccia crescere molto.
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26
2012ottobre