A) Se è il vostro primo contratto discografico potete aspettarvi orientativamente percentuali dal 4% all’ 8% sul netto del venduto (per calcolare il netto, si veda paragrafo seguente). Se il gruppo invece non è emergente le percentuali oscilleranno orientativamente fra un 8% e 12%.
B) Se il contratto è firmato dal gruppo:
Ovviamente se il contratto è sottoscritto non dal singolo artista, ma dal vostro gruppo, le royalties percepite dovranno essere suddivise fra i suoi componenti in base ad un accordo fra di voi, che dovete redigere per iscritto, per evitare future incomprensioni.
C) Se l’artista è proprietario del master e lo concede in licenza alla casa discografica1:
Se l’artista si è assunto le spese di produzione (spese studio di registrazione, onorari e spese degli interpreti, tecnico del suono, ecc.) e l’organizzazione della prima registrazione, come regola generale, la percentuale potrà oscillare fra il 18 % e il 24% sul netto venduto. In tal caso, invero, l'artista è il reale produttore discografico e come tale non chiede alla casa discografica di produrgli (e finanziargli) il disco, ma glielo concede in licenza, affinché questa lo promuova e lo distribuisca: per questo la sua capacità di negoziazione è più ampia, come le percentuali che gli spettano sono più alte.
Calcolo royalties, riduzioni abituali ed esclusioni
Se volete avere un’idea precisa delle vostre royalties, non sarà sufficiente riferirsi al numero in percentuale indicato nel vostro contratto.
La prima considerazione che dovete fare è che le royalties si calcolano sul prezzo netto dei fonogrammi, quindi il prezzo praticato dalla casa discografica ai rivenditori, al netto appunto delle voci fiscali e, quando applicato, al netto del “Ticket Tv”2. Quindi non dovrete calcolare la vostra percentuale sul prezzo che vedrete applicato al Cd in vendita, ma su una somma minore, appunto il netto.
In secondo luogo bisognerà avere anche riguardo ad una serie di esclusioni o riduzioni di royalties spesso giustificate dallo scopo promozionale che comportano un calcolo delle royalties solo sul 90% del venduto.
Per analizzarle nel dettaglio, leggete con attenzione la clausola del contratto che riporta le “definizioni” dei termini e delle espressioni utilizzate nello stesso3.
Esaminiamo alcuni casi:
A) Vendite a determinati clienti
Ci riferiamo per esempio alle vendite tramite il Circolo dei Lettori o in edicola o attraverso i c.d. Club del disco; in tal caso sarà prevista una riduzione delle percentuali o un abbassamento del prezzo di vendita.
B) Fonogrammi/dischi restituiti dai clienti
Ovviamente non sarà riconosciuta nessuna royalty per i Cd restituiti dai clienti.
C) Fonogrammi/dischi promozionali per l’artista.
Anche in questo caso la compagnia non paga nessuna royalty all’artista, logica conseguenza considerata la destinazione di queste registrazioni: stampa, radio, promotori, critici, ecc.
Si consiglia anche di stabilire contrattualmente il prezzo che lo stesso artista dovrebbe pagare per comprare i propri dischi che non dovrebbe essere molto più elevato rispetto al prezzo di fabbricazione. E’ importantissimo infatti vendere dischi ai concerti, punto di vendita molto proficuo.
