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Cosa sono e come funzionano le royaltes?

Oggi una chiara spiegazione per tutti i gruppi emergenti sui contratti discografici, nello specifico la negoziabilità delle royalties.



Altro punto negoziabile sono le royalties, ovvero il corrispettivo o partecipazione dell’artista ai benefici economici derivanti dalla commercializzazione delle registrazioni delle sue esecuzioni.
Royalties proporzionali alle vendite o pagamento di una somma a forfait per la cessione dei vostri diritti

L’artista può ricevere in linea di massima due tipi di pagamento quale corrispettivo della cessione dei suoi diritti: uno in royalties proporzionali al numero delle vendite1, l’altro con una somma a forfait.
In via generale si sconsiglia una somma fissa a saldo della cessione dei vostri diritti alla casa discografica, pagamento che molti artisti esordienti accettano allettati dall’idea di firmare un contratto discografico.

Eccezione a questa regola è tuttavia rappresentata, ad esempio, dall’ambito della musica da discoteca i cui artisti sono spesso e volentieri pagati forfettariamente considerata la rapidità con cui il brano viene consumato.
Ovviamente anche se il vostro disco non riscuotesse successo e voi aveste incassato un corrispettivo superiore alle eventuali royalties, il pagamento a forfait sarebbe vantaggioso.
Nell’indecisione, rimane comunque sempre la possibilità di prevedere un compenso fisso quale corrispettivo per le prime, ad esempio, 1000 copie di dischi venduti, con royalties invece a partire dalla 1001esima copia.

Eventuali anticipi

Diverso è invece il caso, in cui la quota fissa non è a saldo del corrispettivo all’artista, ma bensì è un anticipo sulle future royalties (nelle diverse forme del c.d. minimo garantito e acconto royalties), che vi garantisce, tra l’altro, un maggior impegno nella promozione del vostro disco da parte della casa discografica che dovrà recuperare le royalties anticipatevi.
Minimo garantito e acconto royalties hanno però diverse conseguenze nel caso in cui le royalties maturate non coprano l’importo anticipato: nel primo caso infatti la casa discografica non pretenderà alcuna restituzione delle somme
 anticipatevi, nel secondo invece (acconto royalties) dovrete rifondere la casa discografica della differenza.

Detto questo, non firmate mai un contratto discografico se, anziché ricevere una proposta economica per la cessione dei vostri diritti, vi si chiede di pagare! Capita che, anche per colpa della smania dell’artista di firmare un contratto discografico, etichette disoneste se ne approfittino e lo convincano a sborsare somme di danaro, anche ingenti, illudendolo che sia la prassi, assicurandogli fama, audizioni, dischi e concerti. Poi magari le etichette scompaiono, lasciandovi con le tasche vuote, senza alcuna gloria e con un contratto da risolvere.