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Sul portale rock Emergenza l'analisi del mondo dello spettacolo

Come viene comunicata l'immagine delle star? Il linguaggio dello show biz



Non è questa la sede per una completa disamina delle condizioni di rivolgimento dei modelli di comunicazione tra le due guerre ma, a titolo di esempio, quando Barnouw, affrontando l'analisi della televisione americana nel lungo, dettagliatissimo ed illuminante saggio "Il canale dell'opulenza"1, indica lucidamente l'intero percorso che le grandi industrie della comunicazione e dello spettacolo hanno intrapreso per sviluppare ed acquisire il comparto dell'entertainment, si limita a ricostruire la parte avuta da queste industrie nella gestione del mito per fini commerciali. In altre parole lo stesso mass-mediologo anglosassone confonde il mezzo con il fine e colloca la data di nascita del sistema commerciale delle star dove sarebbe legittimo situare la sola genesi della tecnica con la quale i grandi miti del cinema e della musica sono stati promossi.

Nessuno può negare che i mezzi tecnologici con i quali oggi si veicola l'immagine della star un secolo fa erano sconosciuti, ma gli strumenti rappresentano appunto esclusivamente degli strumenti e, da soli, non appaiono in grado di giustificare le dinamiche più profonde generate dai grandi fenomeni di immedesimazione collettiva. In definitiva, nell'Europa del XVI secolo, dove, alla più clamorosa delle notizie, come la vittoria di Lepanto, occorsero otto giorni per arrivare a Roma, mezzo secolo prima erano stati sufficienti a Lutero meno di due lustri per rivoluzionare capillarmente l'informazione ed il comune modo di sentire in una materia così radicata come la fede religiosa. Lo stesso sistema internet, si è propagato con singolare indolenza, persino in termini temporali non relativizzati alle epoche, se confrontato all'incredibile rapidità con la quale le 95 tesi del monaco tedesco erano state conosciute in tutto il mondo occidentale.

La metamorfosi del linguaggio e lo sviluppo tecnologico sono elementi naturali che contraddistinguono tutte le epoche ma che sono, nella nostra, considerati criteri assoluti e spesso univoci di valutazione della realtà delle geografie sociali. Qualsiasi elemento reale della convivenza umana visto attraverso questa lente non può che uscirne deformato: l'uso di un nuovo linguaggio o di una nuova tecnologia per diffondere un messaggio tradizionale non implica automaticamente che la nascita del messaggio non possa essere antecedente al medium utilizzato per veicolarlo.

La continuità con il passato, che appare evidente per alcuni campi, come la pittura, la letteratura o, per altri versi la filosofia, che non hanno sostanzialmente cambiato il medium di riferimento, diviene invece meno chiara per campi come la musica moderna, la politica, la comunicazione ed il marketing (il nostro studio si colloca nel punto mediano tra questi quattro argomenti) che si pretendono nuovi nella sostanza in quanto utilizzatori di nuovi strumenti di comunicazione.