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Consigli utili per le band emergenti italiane

Dal "Manuale di Sopravvivenza per musicisti" oggi la promozione degli artisti



La promozione dovrebbe essere la prima moneta di scambio–corrispettivo per la cessione dei diritti sulle vostre registrazioni.

Tuttavia, se emergente o poco più, molto difficilmente il musicista troverà un impegno della casa discografica in tal senso: ciò non toglie però che tentar non nuoce, nella fase della negoziazione bisogna giocare tutte le carte.

Se presenti, le strategie promozionali e pubblicitarie sono di solito decise dalla casa discografica; tuttavia consigliamo nella negoziazione, di insistere affinché il piano promozionale sia deciso di comune accordo con l’artista e che ciò risulti in una clausola contrattuale.

Il piano promozionale può essere:

    Dettagliato: quando si specifica ciascuna attività promozionale: come, per esempio, realizzazione di campagne pubblicitarie radiofoniche, di videoclip, inserimento della vostra registrazione su siti web, articoli su stampa specializzata, concerti di presentazione, ecc. Il migliore piano a cui si dovrebbe aspirare. Più ovviamente il piano sarà dettagliato con specificazione, per esempio, del numero di passaggi radio, delle testate giornalistiche e dei tempi di realizzazione, più saranno le possibilità di poter impugnare il contratto qualora il produttore non si attenga a quanto in esso previsto.

    Generico: è quello, ben più comune, che al contrario non entra nel dettaglio in merito alla promozione che si realizzerà. In questo caso la compagnia raggiunge un accordo solo sulla volontà di porre in essere una promozione e lascia al proprio arbitrio come agire. Molti contratti tipo prevedono la seguente clausola: “La società realizzerà tutta la promozione che reputerà necessaria per la vendita dei dischi oggetto del contratto”. E’ nostra opinione tuttavia che sia meglio una clausola che definisca una minima promozione rispetto ad una generica, dove l’attività della casa discografica rimane indefinita e pertanto di difficile contestazione.

Oggi la promozione, un tempo di competenza di differenziati uffici interni delle case discografiche, è gestita invece dall’esterno, grazie alla collaborazione di diverse agenzie (ufficio stampa, management, ecc.) che se ne occupano direttamente.


La promozione dovrebbe essere la prima moneta di scambio–corrispettivo per la cessione dei diritti sulle vostre registrazioni.

Tuttavia, se emergente o poco più, molto difficilmente il musicista troverà un impegno della casa discografica in tal senso: ciò non toglie però che tentar non nuoce, nella fase della negoziazione bisogna giocare tutte le carte.

Se presenti, le strategie promozionali e pubblicitarie sono di solito decise dalla casa discografica; tuttavia consigliamo nella negoziazione, di insistere affinché il piano promozionale sia deciso di comune accordo con l’artista e che ciò risulti in una clausola contrattuale.

Il piano promozionale può essere:

    Dettagliato: quando si specifica ciascuna attività promozionale: come, per esempio, realizzazione di campagne pubblicitarie radiofoniche, di videoclip, inserimento della vostra registrazione su siti web, articoli su stampa specializzata, concerti di presentazione, ecc. Il migliore piano a cui si dovrebbe aspirare. Più ovviamente il piano sarà dettagliato con specificazione, per esempio, del numero di passaggi radio, delle testate giornalistiche e dei tempi di realizzazione, più saranno le possibilità di poter impugnare il contratto qualora il produttore non si attenga a quanto in esso previsto.

    Generico: è quello, ben più comune, che al contrario non entra nel dettaglio in merito alla promozione che si realizzerà. In questo caso la compagnia raggiunge un accordo solo sulla volontà di porre in essere una promozione e lascia al proprio arbitrio come agire. Molti contratti tipo prevedono la seguente clausola: “La società realizzerà tutta la promozione che reputerà necessaria per la vendita dei dischi oggetto del contratto”. E’ nostra opinione tuttavia che sia meglio una clausola che definisca una minima promozione rispetto ad una generica, dove l’attività della casa discografica rimane indefinita e pertanto di difficile contestazione.

Oggi la promozione, un tempo di competenza di differenziati uffici interni delle case discografiche, è gestita invece dall’esterno, grazie alla collaborazione di diverse agenzie (ufficio stampa, management, ecc.) che se ne occupano direttamente.