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Sul portale rock di Emergenza l'intervista ad un noto promoter londinese

Ci siamo fatti raccontare da Alex MacHorton, noto promoter di band inglesi emergenti e non, la sua esperienza con Emergenza Festival e i Lady Greys.



Per saperne di più sui Lady Greys e sul mondo musicale di Londra non potevamo fare a meno di fare due chiacchiere con Alex MacHorton. Alex è un noto promoter londinese. Ha fatto suonare davvero tanti gruppi che poco dopo sono diventati famosi in tutta Europa (solo per fare un esempio, gli Arctic Monkeys) Ha un'agenzia, la Glasswerk Promotion, attraverso cui scopre, promuove e fa suonare gruppi emergenti. Si può dire infatti che il suo è, più che un lavoro, una vera e propria passione. Proprio per dare la possibilità ai gruppi di qualità di avere sempre un palco dove suonare, infatti, qualche mese fa ha aperto un locale di musica dal vivo, il Surya.


Ciao Alex, prima di tutto raccontaci come è iniziata la collaborazione con Emergenza?

Vivo e lavoro a Londra quindi ho conosciuto il contest lì. Ho subito capito che si trattava di una grande opportunità per i gruppi emergenti quando ho partecipato come pubblico ad alcune serate. Il mio lavoro è proprio quello di scovare band con un grande potenziale e le serate di Emergenza sono perfette per questo: i gruppi infatti possono suonare con una strumentazione e un'organizzazione molto professionale e hanno la possibilità di suonare non solo davanti ai loro fans, ma ad un pubblico molto più vasto.


Quando hai conosciuto e come mai hai scelto i Lady Greys?

Sono stato inviato come giurato alla finale di Roma, ovviamente era un'occasione che non potevo perdere: visitare la capitale e partecipare ad un concerto in un bellissimo locale, con tutte le band arrivate fino a quel punto. I Lady Greys mi hanno subito piacevolmente colpito, e non solo me ma anche agli altri giurati il loro live è piaciuto molto, infatti si sono classificati terzi. Avevano delle ottime canzoni, un live maturo e un sound internazionale, molto adatto secondo me anche al pubblico inglese. Per questo con lo staff di Emergenza abbiamo deciso di portarli proprio a Londra, ed in un locale storico come il “The Enterprise” a Camden Town.


Tu sei un promoter, hai da poco aperto un locale a Londra, noti delle differenze tra le band italiane e quelle inglesi?

L'italia e l'inghilterra sono due paesi molto diversi dal punto di vista musicale. In un certo senso i gruppi inglesi sono avvantaggiati, in una città come Londra in ogni zona ci sono tantissimi locali grandi e piccoli di musica live, e la musica inglese è influente a livello internazionale. Ma sono rimasto davvero piacevolmente stupito dai gruppi italiani. Le band che ho viste erano tutte molto brave e, a quanto sembra, hanno anche chiaro che non basta più solo fare musica, di questi tempi bisogna sapersi promuovere, crearsi un immagine e trovare il proprio seguito.


Tu che hai a che fare con tanti gruppi emergenti, pensi che Emergenza Festival sia una buona opportunita?

Assolutamente sì. E per questo ho deciso di collaborare con Emergenza. Sicuramente la strada dei musicisti è difficile in Inghilterra come in Europa, ma avere l'opportunità di suonare dal vivo, di avere visibilità con gli addetti ai lavori, e, per i gruppi più dotati, fare showcase e concerti all'estero o avere la possibilità di produrre il proprio disco, come accade ai gruppi più ambiziosi che partecipano a Emergenza, è quanto di meglio possano desiderare.