Ci spostiamo su stili eclettici. Violino, contrabbasso, didjeridoo, chitarra acustica e batteria.... Hanno cominciato con il cantante serenamente seduto sul suo sgabello, mentre suonava non uno ma ben due didjeridoo, dopodiché ha cominciato a suonare la sua chitarra acustica molto ricca in termini di suono, e nel momento in cui ha cominciato a cantare siamo rimasti tutti mesmerizzati.
Ecco dunque la violinista, suona poche note e subito dopo si aggiunge il contrabbasso. Il batterista è l'ultimo in ordine cronologico e la canzone ha un tale crescendo che l'emozione tocca livelli magici. Un set sorprendente da questo gruppo di Melbourne, dove si sente che gli arrangiamenti sono stati accuratamente limati.
I pezzi più veloci sono stati parimenti amati dal pubblico che ha espresso il loro apprezzamento con grida e sorrisi. In generale dunque lo spettacolo è stato superlativo, e ci siamo sentiti riconoscenti nel sentir suonare una band proveniente da una terra così remota. Grazie Rhys Crimmin & the Toms. Grazie per la vostra musica.
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11
2012agosto