PROFESSOR GRABOWSKI
il compito di inaugurare il week end di musica è toccato a PROFESSOR GRABOWSKI, un duo rock blues di Monaco. Dopo una mattinata in cui la pioggia ha trasformato splendidi campi in fango, abbiamo fatto affidamento su questo energetico duo per non pensare a questo tempo inclemente. E hanno svolto un ottimo lavoro!! Originalità, energia e sorrisi. Il cantante fuori dalle righe, nonché graffiante chitarrista indossava dei lederhosen e il batterista "spaccapelli" è sicuramente una solida base. Testi interessanti che parlano di ragazze, divertimento e vita in generale, hanno reso questo primo concerto sicuramente un ottimo inizio di giornata! Ottima band che ci ha fatto divertire già dal primo pomeriggio!
MATHIEU NEIL
Il secondo concerto è di un cantautore parigino. Methieu Neil ci ha mostrato davvero delle perle rare. Chitarra acustica sostenuta da una band supersolida. Meravigliose parti di tastiere ed eccellenti assoli di chitarra sono le componenti di queste splendide canzoni. L'impeccabile sezione ritmica completa questa band di 4 elementi che ha mostrato di saper gestire il palco in modo molto professionale. Sono forse pronti al mondo della radio?
FILTHY WHISKY
Se c'è una cosa che si può dire per questa band è che quando sono sul palco appaiono e si comportano come vere rock star. È senz'altro un ottimo inizio, e ogni dubbio viene fugato sin dal primo accordo, dove ci rendiamo conto che effettivamente non sono lontani dall'essere tali. Questi quattro ragazzotti provenienti da Camden Town hanno una classica formazione con due chitarristi, un bassista e un batterista, e insieme sfornano ottime canzoni con melodie sempre gradevoli. Tipica band british con alcune influenze americane, questi giovani sono un potenziale diamante. Hanno spiazzato tutti i presenti con i loro suoni puliti uniti a riff più pesanti, riuscendo a sintetizzare questi due orizzonti lontani fra loro con una tale maestria che sembrava suonassero insieme da almeno 10 anni. Una band estremamente godibile sotto ogni aspetto. In due parole : un concerto fantastico.
S.H.E.
La quarta band ha spaccato il secondo. Una precisione che solamente un team tedesco sa assicurare. S.H.E. è una band giapponese con frontman di gentilsesso, tale che già solo con queste premesse, i sorrisi e belle sensazioni sono garantite. Hanno suonato rock 'n roll, e lo hanno fatto dannatamente bene!!! Voce splendida e look migliore di ogni altra rock band con cantante donna che suona in festival del tipo Glastonbury o Sziget. Buone canzoni e ritmi incalzanti hanno fatto questa formazione a quattro un delizioso concerto da vedere. Grazie Giappone!!!
LSD ON CIA
Primo trio della giornata. Riff pesantissimi che in qualche modo rimandavano ai Queens of the Stone Age e agli Arctic Monkeys (anche se inconsciamente -come la band mi ha confessato- questi due sono gruppi che la band non ascolta e dunque non possono definirsi loro influenze) ma con intricate e geniali linee vocali. Dunque diciamo che… hanno spaccato tutto! La miglior band danese di quest'anno ha metaforicamente dato mazzate sui denti al pubblico con un set a dir poco energico. Il bassista, nonostante menomato da un piede rotto, è riuscito a dare spettacolo su una sedia a rotelle da ufficio, scivolando qua e là per il palco come un forsennato. Il batterista allo stesso modo ha inanellato ritmi ossessivi spesso off-beat che hanno reso il tutto molto, molto interessante. Un gran concerto con talmente tanta energia da vendere che si sarebbe potuta rivendere a qualche centrale atomica governativa!!! Grazie Danimarca per questa follia dilagante!
F.O.O.S.
Un altro trio, ma questa volta parliamo di suoni elettronici e loop usati come una base sonora molto particolare. Due chitarristi e un batterista mostruoso hanno rappresentato Torino. Prestazione impeccabile da questi ragazzi con un genere tipo rock/dance/elettronica, con un cantante che si gettava verso ogni angolo del palco come uno spirito dannato del rock and roll. Insolita ma ottima combinazione, che ha fatto di questo gruppo uno dei più originali mai sentiti da eoni. Hanno contribuito a rendere godibile il festival, e si sono confermati come una delle migliori band in giro oggi. Fantastici.
RAG DOLLS
Questa è una band che ho visto in concerto qualche settimana fa a Berlino e mi ha profondamente divertito. Passare da il palco di un club ad un enorme palco di un festival all'aperto li ha resi ancora più desiderosi di intrattenere il pubblico. Questi tre ragazzi hanno un solo scopo: far divertire il pubblico alla vecchia maniera… è questa è la formula perfetta per il loro concerto. Non stiamo più parlando di abilità tecniche o di magnifici musicisti, ma di puro intrattenimento. Dove sono finite band di questo tipo? Chissà… Non è importante, la cosa importante è la risposta del pubblico, è in questo caso c'è davvero stata!!
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LeBELLE
Quando questa ragazza ha cominciato a cantare, quasi ho pianto. Nodo in gola e mani tremanti tali da rendere impossibile il prendere nota di queste mie impressioni. So bene che suona come un cliché, eppure sono convinto d’aver sentito un angelo cantare. Che ci crediate o meno, questa è l’unica cosa che ho potuto pensare non appena ha cominciato a lanciare le prime note in aria. Una formazione a quattro, direttamente da Melbourne con sublimi canzoni che rimandano in qualche modo a Kate Bush e Tori Amos, ma credetemi, avendo visto entrambe le artiste un paio di volte, posso asserire che questa band mi ha dato di più. Avere la pelle d’oca è una cosa che succede raramente quando devi recensire band, ma è ciò che questa band è riuscita a suscitare in me. Canzoni strutturate intelligentemente con una telecaster “piena”, che crea il substrato per cori fantastici. Un batterista solidissimo e un bassista vivace completano la line up con un angelo al centro del palco, impegnato nel suonare la tastiera. Un’alta e magnifica presenza la sua, che comunque nulla ha tolto agli altri musicisti, dotati peraltro di tecnica sopraffina, tutti insomma assolutamente pronti per il “grande salto”. Come detto, una band da pelle d’oca… Devo aggiungere altro???