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30
2007settembre
Morti che Camminano
Tutte le bugie alle quali vorreste credere
Sei un musicista. Ti hanno sempre detto e fatto credere che essere un musicista vuole dire esere un "diverso". Nel bene e nel male.
Se corri i 100 metri ed arrivi sempre ultimo ci sono poche scuse. Non sei un buon centometrista. Ma se nessuno compra il tuo disco c''è sempre la leggittima possibilità che ci siano motivi diversi. Magari la tua musica è troppo avanti. Magari non è stato distribuito bene. Magari la casa discografica non ha promosso il cd come avrebbe dovuto fare. Magari il tuo promoter nella label non si è impegnato. Magari i negozi di dischi ti hanno boicottato. Magari la Major sta favorendo un altro.
Bene. Sono lieto di annunciare che nell''anno di grazia 2007 finalmente i grandi musicisti non si confonderanno piu'' con quelli piccoli. Gli alibi volgono alla fine.
In che senso direte voi?
E'' semplice. le case discografiche non possono fare piu'' niente. Nè per voi nè per i rolling stones. Potrebbero chiudere oggi. non se ne accorgerebbe nessuno. Sono morte e sepolte e respirano solo perchè non capiscono di essere già state tumulate dalla storia. Degli Zombie. Puri e semplici.
Ma prima, quando erano ancora vive, cosa facevano le major? o in ogni caso cosa faceva una label?
Negli anni 60 o 70 pagavano lo studio. In quei tempi in bianco e nero registrare un disco costava un occhio.
Ai prezzi correnti è come se registrare un cd di 8 pezzi costasse intorno 200.000 euro in media senza il missaggio.
Senza una label era dura. Quanto costa adesso? Registrare un brano per bene? 3000 euro? Ed allora perchè mettersi in mano e legarsi ad una Major? tanto vale fare da soli.
Negli anni 80 e 90 questo era già vero ma le Major avevano in mano un asso. Era attraverso i concerti che si promuovevano moltissimi dischi. E quindi per vendere i dischi bisognava organizzare gli show. Le case discografiche pagavano fior di quattrini per sponsorizzare tour mondiali e concerti, sicure che in breve l''investimento sarebbe rientrato moltiplicato nelle casse della compagnia.
Agli inizi degli anni novanta il meccanismo ha cominciato ad invertirsi. Non solo le label non pagano piu'' per promuovere l''attività live ma, se gli artisti sono bravi e riescono a suonare ed a guadgnare con i concerti, spesso le major richiedono una percentuale.
Ok direte voi, ma la distribuzione? Se anche faccio il miglior disco del mondo e poi non finisce nei negozi? oppure i negozi non lo espongono?
Se vi state facendo questa domanda avete almeno 50 anni e da 10 non guardate la TV e non leggete i giornali. La vendita di cd fisici è crollata negli ultimi 2 anni del 200%, fra 2 anni il cd sarà una curiosità per i nipoti che guarderanno la copertina del vostro cofanetto preferito come noi guardavamo il grammofono del bisnonno o come un teen ager di oggi puo'' vedere un disco di vinile: una curiosità vintage molto divertente.
Beh, sosterrete.. anche se digitale, su itunes, napster o qualsiasi altro negozio, sono sempre le major a decidere chi ci arriva e chi non ci arriva. Ecco, ancora una delle bugie alle quali vorreste credere.
Ragazzi tutti e dico TUTTI i negozi digitali sono aperti e disponibili senza NESSUNA limitazione a chiunque voglia ruttare (non lo dico come metafora.. provate) e mettere in vendita su itunes e compagnia il proprio rutto.
Non avete nessun bisogno di una major o di una casa discografica per avere la distribuzione mondiale di voi che cantate l''inno del baretto insieme a 4 amici ubriachi e meno che mai avete bisogno di firmare e legarvi ad una label per mettere in vendita la vostra musica ben registrata e prodotta.
Ok allora direte voi.. posso produrmi un brano, venderlo su itnues, ma come faccio la promozione?
ecco.. qui siamo alla bugia alla quale volete credere di piu''... scusate ma secondo voi come si fa promozione? semplice, investendo dei soldi.
Una grande campagna promozionale costerà 1000 (ad esempio) una campagna media 500, una piccola 100 ed una piccolissima 10 (sempre inteso come 10.000 eur