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2007giugno
TORINO HA SCELTO: PARK AVENUE ALL’ALCATRAZ
Con la finale all’Hiroshima si completa la line-up del 28 giugno
Con la finale dello scorso sabato 9 giugno ed il relativo responso, si completa il programma della serata del 28 Giugno all’Alcatraz.
Ai gruppi milanesi, che affronteranno in prima battuta il severissimo giudizio del pubblico, si sono prima affiancati nel cartellone i romani Mankid. E ora, da Torino, vanno ad aggiungersi i Park Avenue, gruppo pop-rock molto british sound oriented, uscito vincitore da una finale molto appassionante e combattuta.
La band novarese dopo aver raggiunto la finale riscuotendo ottimi riscontri di pubblico, ha dovuto dare il meglio per superare i potentissimi Rosa Antica, protagonisti di uno show di alto livello con il loro riuscito mix di death-metal e melodia, che li ha portati di recente a chiudere un importante contratto discografico... In bocca al lupo!
La giuria ha apprezzato molto anche l’esibizione dei Solovalvole, schietti paladini di un rock senza pose e fronzoli: un condensato di energia regalata al pubblico che li ha sempre sostenuti. Bravi.
IBlack Sky hanno offerto sicuramente la loro miglior esibizione dall’inizio della rassegna e hanno dimostrato di essere cresciuti molto, aggiungendo personalità al punk un po’ di maniera che avevano proposto fin’ora. La strada è davvero quella giusta.
I Sosta, come sempre, non hanno lesinato pose e schitarrate, immancabili firme di veri “ragazzi del rock”, citando una loro canzone.
Dalla giuria sono arrivati buoni voti per quanto concerneva l’aspetto spettacolare e la tecnica, qualche riserva per la proposta musicale che forse si richiama eccessivamente ai cliché del genere.
Non originali - ma per scelta - i Maniacs, devoti alla disco music anni’70/80, di cui ci hanno riproposto i classici, scatenando le danze in sala.
Bravi, anche se forse traditi un po’ dall’emozione di trovarsi su un palco importante come quello dell’Hiroshima Mon Amour, i Chefren. Hanno mostrato ancora una volta di avere ottime idee ed ampi margini di miglioramento in virtù di una spiccata personalità e di una discreta tecnica, considerata anche la giovane età. A presto, ragazzi…
Giovanissimi e molto apprezzati gli Italian Breakfast, assai accattivanti musicalmente con la loro miscela di elettronica e pop-rock. Sono apparsi solo ancora un po’ acerbi dal punto di vista scenico, ma vale anche per loro l’attenuante della emozione. Ne sentiremo parlare… ed anche molto bene!
Ben diversa la proposta musicale dei Paper Street Soap Company, hard-core aggressivo e veloce come si conviene al genere, con tutto il corollario scenico e gestuale di un concerto punk. Il pubblico ha apprezzato, scatenando un pogo vivace.
Infine, ancora una volta, si sono mostrati grandi virtuosi i tre componenti dei Sonora, sebbene non siano riusciti questa volta ad emozionare come nei loro precedenti concerti. In ogni caso un concentrato di classe, tecnica e feeling con la gente che non può che deliziare anche i palati più esigenti.
Citazione d’obbligo anche per i tre musicisti premiati come i migliori della propria categoria.
Il miglior batterista è risultato Loris Lovera dei Sonora, il suo collega Alessio Ferro è stato giudicato il miglior chitarrista, mentre il premio per il miglior bassista è andato a Alessandro De Rosa dei Maniacs.
Ed ora... tutti a Milano!