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2007giugno
LE FINALI DELLA CAPITALE
Roma chiude la stagione. Spedendo i Mankid all'Alcatraz
Ben sintonizzati, veri credenti.
Scrivo queste righe mentre il mio impianto diffonde le note cristalline di Andres Segovia che interpreta Villa-Lobos. Che c’entra tutto ciò con Emergenza - vi chiederete. C’entra, c’entra...
Chiedete a Stefano Scarfone (esimio giurato nonché eccelso chitarrista) il quale, con la sua band (perfetta in eccentricità e stile) ha illuminato il palco del dopo-festival.
Una grande esibizione che ha ipnotizzato il pubblico (anche voi veri credenti: vi ho osservato mentre ascoltavo) ed ha contribuito a mettere le cose nella giusta prospettiva.
Ma veniamo a noi ed alle tredici band in finale.
Solo un appunto, prima di snocciolare commenti: come sempre – almeno a Roma e dintorni – tutto bene. Tranne le voci.
Le voci latitano, latita una idea di stile, d’interpretazione. Anche fuori dalla grazia (ricordate John Lydon?). Insomma, attenti a "cosa" cantate e soprattutto a "come" cantate. Sussurrate, declamate, recitate, stressate, siate sguaiati. Sputate. Insomma fate qualcosa di sinistro!
Ora, però, basta con gli "appunti" e via con il commento."The day after", insomma.
E come in quella apocalisse post-nucleare, anche qui al Jailbreak ho visto girare inquietanti vestigia del passato.
C’erano gli anni ''70, gli ''80, i ''90. Lontani mondi re-incarnatisi in bands giovanissime. Non so se esserne felice oppure spaventato.
Ma niente paura: il "nuovo" è sempre scaturito da schegge mutanti del passato.
Ben vengano, perciò, i finalisti "appassionati" – non i cloni però. E ad un paio di band, se in ascolto ora, staranno fischiando le orecchie...
Il bilancio di queste due serate sul palco del Jailbreak è comunque positivo. In particolare per: Jolly, Virginia''s Mirror, The Mankid, The Wops. Tutti questi, al sottoscritto hanno fatto accendere il "segnalatore di prossimità".
Menzione speciale, poi, per Windstrings, che hanno proposto della fusion d.o.c., dalle parti del tardo Canterbury con iniezioni di Steely Dan. Troppa grazia amici – bravi, davvero.
Meritatissima vittoria dei Mankid, un trio "wave" dall’impatto notevole. Molto tirati, coesi e motivati (con qualche riserva personale per il batterista). Mavvabbenelostesso...
Da parte nostra vorremmo segnalare The Wops, protagonisti di una bella performance, ed hanno in squadra un ottimo chitarrista (tra The Edge e Robert Smith dei Cure, tanto per citare due giganti). Riserva, però, per testi e voce che ci hanno fatto cadere la mandibola. Niente di personale ragazzi, intendiamoci: un "tre stelle e mezzo", per noi, ve lo meritate. Ottimi e abbondanti.
Bravi anche Virginia''s Mirror che veleggiano sereni in territorio southern."Rurali" tanto quanto possano esserlo i Black Crowes – questo e’ un complimento pards, apprezzatelo.
Una menzione in chiusura per il mitico Jailbreak, le cui tavole sono impregnate del "grande spirito rock": god bless you, guys!
E’ tutto, per ora. Restiamo in attesa del "radioso sol dell’avvenire".
Restate sintonizzati, veri credenti: Emergenza sarà là ad aspettarvi.
Chiudo.