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2007aprile
Rush finale per le eliminatorie milanesi: obiettivo Alcatraz
Concluso il secondo turno: a maggio le semifinali
Si è conclusa anche la seconda fase eliminatoria lombarda con due serate strepitose per il calore dimostrato dal pubblico e per la qualità delle proposte musicali.
Nella prima, domenica primo aprile, i Geni-Tali sono riusciti nell’impresa di rinnovare l’entusiasmo suscitato dalla loro precedente esibizione accompagnando i loro orecchiabili ritornelli con trovate sceniche sempre assai divertenti. Ogni volta una piacevolissima sorpresa: chissà cosa combineranno all’Alcatraz.
In tema di trovate sceniche e sorprese non si tirano certo indietro i Duri d’orecchio, che hanno sicuramente contribuito a mantenere il clima bollente all’interno dell’Indian Saloon con la loro miscela funky-soul.
Non era facile competere con queste due formazioni, e difatti c’è voluto un show di ottima fattura da parte degli Estatika - cresciuti enormemente rispetto alla già valida esibizione di Febbraio - per garantire anche a loro un posto sul nostro podio ideale, che vale l’accesso alle semifinali. Si sono messi in gioco, ed hanno voluto spendere tutte le carte a loro disposizione: l’entusiasmo del pubblico li ha certamente gratificati.
Ma come già accennato, il livello della serata è stato davvero alto, grazie alle proposte di Underdose - a cui non possiamo che rinnovare i nostri complimenti per un progetto sempre più maturo e convincente - che anche questa volta ha ottenuto larghi consensi, e a quelle dei New Borders, in crescita per sicurezza e maturità mostrata sul palco. Oltre che degli inarrestabili Shockbrus, che hanno proposto un ottimo concerto nonostante una defezione dell’ultimo momento, e dei brillanti La Raza, anche loro migliorati e ancora più sicuri di come li avevamo lasciati.
Il lunedì sera, 2 aprile, è stato aperto dai giovanissimi Tost Famous, che superati alcuni problemi di formazione, sono apparsi più sciolti e divertiti sul palco, a tutto vantaggio del pubblico che sicuramente ha goduto di una esibizione migliore rispetto alla loro prima uscita.
A seguire il rock italiano degli Acustika, sempre apprezzabile: oramai ogni loro concerto è una conferma della maturità raggiunta.
Particolare e di non facile definizione la proposta degli Hocus Paradox, trio di elettro pop-wave che ha visto l’esordio della nuova cantante.
Il ritorno su sonorità più rockeggianti è stato opera dei Duty Circle, a cui non fa certamente difetto la grinta e l’energia, seguiti poi dagli Ezplain, più orientati verso suoni d’oltremanica, che hanno saputo ammaliare il pubblico senza esibirsi in pose e salti da rockers scatenati.
Anche per questo, forse, è sembrata una vera scossa ad alta tensione l’esibizione dei Dirty Fog, a cui va riconosciuto di aver compiuto un enorme salto di qualità nel poco tempo trascorso dal loro precedente concerto per Emergenza. Più compatti, sicuri e adrenalinici: promettono scintille.
In chiusura si sono alternati l’ottimo rock progressivo degli Imaginaria, davvero bravi ed originali, ed il pop, venato di Motown sound, degli Ora d’aria, che personalmente mi ha davvero affascinato, anche perché non avevo avuto modo di assistere al loro primo turno. Una curiosità, ambedue le formazioni si distinguono, anche, per l’assenza di un chitarrista.
Non di soli riff è fatto il rock’n’roll, a quanto pare.
Alla prossima!