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2006dicembre
Nel nome del rock!
Continua il travolgente percorso milanese di Emergenza Festival
…Tutti uguali, nel nome del rock’n’roll!!!!
Il riferimento è alla foto, emblematica quanto buffa, che dimostra che in nome del divertimento si possono superare tutte i preconcetti riguardo look e stili che vorrebbero i due personaggi immortalati separati da distanze a dir poco incolmabili.
Per dovere di cronaca: si tratta di due improvvisati coristi avventuratisi sul palco dell''Indian Saloon durante l’esibizione ad altissimo contenuto energetico dei redivivi Roadkill, hard rock band tornata a calcare le scene dopo un periodo di inattività, che ha riversato sui presenti un una miscela esplosiva di tutto ciò che i fans del genere esigono ascoltare: riff taglienti, una sezione ritmica potente e precisa ed un frontman in grado di scaldare il pubblico, oltre che vocalmente all’altezza anche nelle cover più impegnative.
Ma non solo loro sono stati protagonisti delle scorse due serate di Emergenza Festival a Milano, mercoledì 29 e giovedì 30 novembre.
Con loro hanno condiviso il palco ed i favori del pubblico i Kimera, che nonostante la recentissima fuoriuscita di un chitarrista hanno compensato la line-up proponendo un piacevole rock melodico in italiano e facendosi per altro apprezzare per la buona vena compositiva, che fa sì che si possa perdonare loro una eccessiva giovialità sul palco.
Buona prova di sé hanno dato anche i Kingsize, che nonostante la giovane età vantano ormai diversi anni di esperienza: e si vede.
Oltre ai pezzi del loro nuovissimo cd hanno proposto un paio di cover di sicuro effetto. Buona musicalità, i richiami stilistici seppur evidenti sono filtrati con personalità… insomma, il primo passo è stato fatto e se si confermeranno su questi livelli li vedremo arrivare lontano!
Lontani da loro, ma solo stilisticamente parlando, sono gli Anticlockwise, alfieri di un metal di ottimo livello, capaci anche di virtuosismi degni dei maestri del genere per sorreggere la grande espressività del loro cantante.
Se la sorte e le loro attrezzature saranno più benevole riusciranno anche a migliorare la presenza scenica, frenata forse nell’occasione da alcuni intoppi.
In linea con le sonorità della nuova scena alternativa italiana, e nello specifico salentina, la proposta di Arancia Meccanica, che è valsa loro la qualificazione al turno successivo: a riprova del fatto che il pubblico è in grado di premiare gruppi anche molto diversi, musicalmente parlando.
Dovranno invece attendere l’eventuale ripescaggio invece i Graveyard’s Scarlet, goticissimi giovanotti dotati di ottima tecnica ed anche di buone idee: li aspettiamo nuovamente sul palco augurando loro miglior fortuna.
Augurio ai cui accomuniamo gli altri gruppi per cui il verdetto del pubblico non è stato favorevole. Vale a dire i Tariffa, che hanno portato sul palco i loro brani di puro rock italiano - denotando comunque una già spiccata personalità – e i Melody Master, prog band a cui purtroppo non è bastato mostrare una perizia tecnica di buon livello ed una maturità conclamata.
Ritroveremo invece al prossimo turno, gli ska-tenatissimi Nice Try, divertenti e meritori di un particolare plauso per le fantastiche cravatte!!
Una iniezione di energià in classici pop anni ‘80 è alla base del set degli Snookers, che dalle Bangles ai Duran hanno reinterpretato in maniera assai divertente diverse hit degli anni passati.
Molto più canonica invece la proposta dei Lost Dog, ma quando si parla dei canoni dell’heavy rock non può essere un difetto. I richiami ai grandi del genere sono lampanti, ma il pubblico ha mostrato di apprezzarli, e non poco.
Infine, l’ultima citazione spetta ai The Crawl, oasisiani impenitenti, che hanno dimostrato di aver imparato perfettamente la lezione dei fratelli Gallagher, e di essere in grado ormai di reinterpretarla con personalità: bravi.
Appuntamento alle prossime, potenti serate!